Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana
presentano
FRANCESCO IAIA ERASMO CARMINE
PANNOFINO FORTE GENZINI RECANO
e con
SIMONA MARCHINI
MINE VAGANTI
UNO SPETTACOLO DI
FERZAN OZPETEK
e (in o.a.)
ROBERTA ASTUTI SARAH FALANGA MIMMA LOVOI
FRANCESCO MAGGI LUCA PANTINI EDOARDO PURGATORI
SCENE COSTUMI LUCI
LUIGI FERRIGNO ALESSANDRO LAI PASQUALE MARI
Ferzan Ozpetek firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena
l’adattamento di uno dei suoi capolavori cinematografici MINE VAGANTI
**2 David Di Donatello **5 Nastri D’Argento **4 Globi D’Oro
**Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival di New York **Ciak D’Oro come Miglior Film
FRANCESCO PANNOFINO è Vincenzo Cantone (padre di Tommaso e Antonio)
IAIA FORTE è Stefania Cantone (madre di Tommaso e Antonio)
ERASMO GENZINI è Tommaso Cantone (fratello minore di Antonio)
CARMINE RECANO è Antonio Cantone (fratello maggiore di Tommaso)
SIMONA MARCHINI è la Nonna (madre di Vincenzo)
ROBERTA ASTUTI è Alba Brunetti (socia di Tommaso)
SARAH FALANGA è Zia Luciana (sorella di Vincenzo)
MIMMA LOVOI è Teresa (cameriera di casa Cantone)
FRANCESCO MAGGI è Andrea (amico di Tommaso)
LUCA PANTINI è Marco (compagno di Tommaso)
EDOARDO PURGATORI è Davide (amico di Tommaso)
Dal 6 al 24 aprile sarà in scena l’attesissimo spettacolo nella prima assoluta trasposizione teatrale del pluripremiato film “Mine Vaganti” del grande regista Ferzan Ozpetek.
Seguirà poi una Serata unica GIOVEDI’ 21 aprile ore 21.00 con FERZANEIDE. SONO IA!
UNO SPETTACOLO DI E CON
FERZAN OZPETEK
“È nata una stella, si chiama Ferzan Ozpetek:
il regista si racconta a teatro, ed è un successo”
la Repubblica
“Ferzaneide”, racconto privato di un regista
Corriere della Sera
“Ferzaneide” con Ozpetek senza segreti
Il Messaggero
FERZANEIDE è un viaggio sentimentale attraverso il racconto dei miei ricordi, delle suggestioni e delle figure umane che hanno ispirato molti dei miei film. Vorrei parlare alle persone che hanno incontrato il mio cinema, ai molti che hanno letto le pagine dei miei tre romanzi, agli altri ancora che hanno ascoltato l’opera lirica delle mie dame straziate d’amore, Aida, Traviata, Butterfly. Oltre un anno fa ho trasferito dal cinema al teatro le Mine Vaganti a me sempre care. E proprio su Mine Vaganti il sipario all’improvviso è calato dolorosamente.
Adesso riapriamo con le adeguate attenzioni il sipario su quella bizzarra commedia della quotidianità così da riaccendere i riflettori sulla professionalità e il bisogno di lavoro di tanti nostri collaboratori.
In un periodo di sconcerto e sospensione, come è stato l’anno trascorso, continuo a pensare ai tanti operatori e protagonisti del panorama teatrale, del palcoscenico in generale ma pure del comparto musicale, che vivono più di altri se possibile la sorte avversa dei tempi, il disagio delle loro famiglie, la condizione critica della precarietà materiale di un lavoro a cui si sono sempre prestati con passione ed entusiasmo.
Anche per questo insieme al produttore Marco Balsamo ho pensato di impegnarmi in prima persona per lanciare un segnale di ripresa di un settore che ha bisogno di sostegno, solidarietà e soprattutto di fiducia.
Questa volta sul palco ci sono io, io solo, ad incontrare il pubblico con il racconto della mia carriera artistica e del mio sentimento per la vita, la mia e quella degli altri. Nell’amore, nell’amicizia, nello stupore, in tutti quei gesti e luoghi illuminati dalla passione. Negli anni ho sposato molte cause all’insegna del coraggio. Coraggio. Forse in questa parola è racchiuso il senso di quello che dirò sera dopo sera. Il coraggio di inseguire i propri sogni. Il coraggio di sfidare i pregiudizi. Il coraggio di essere felici. E sperare di tornare, finalmente, ad esserlo di nuovo. A teatro, al cinema, ai concerti, ai musei. Ovunque.
Ferzan Ozpetek
Ovunque c’è la franchezza e la scherzosità dell’improvvisazione dei grandi artisti che si autoritraggono in proscenio senza distinguere il privato e il pubblico o l’ordinario e lo straordinario: c’è tutto questo, e molto altro, nel primo captante affaccio di Ferzan Ozpetek davanti a un pubblico di teatro, autore e interprete solista di Ferzaneide .
(Rodolfo Di Giammarco – La Repubblica)
Un racconto privato, una confessione divertente, a tratti volutamente impudica, della sua storia privata relativa alla nascita, diremmo, al vero e proprio concepimento dei suoi numerosi film
( Emilia Costantini – Corriere della Sera)
Il teatro italiano rinasce con Ferzan Ozpetek. È impossibile non restare affascinati dai suoi racconti, ambientati tra la sua città natale Istanbul e la città che lo ha visto diventare uomo, Roma.
(Leila Cimarelli -Cinema News.it )
Comunicato Stampa