1438 0

Mine Vaganti: un vero successo al Teatro Diana di Napoli.

La Recensione.

E’ in scena al Teatro Diana di Napoli, Mine vaganti (produzione Nuovo Teatro con Fondazione Teatro della Toscana), lo spettacolo di Ferzan Ozpetek, tratto dal suo omonimo film del 2010.

Francesco Pannofino, Iaia Forte, Erasmo Genzini, Carmine Recano, Simona Marchini, Roberta Astuti, Sarah Falanga, Mimma Lovoi, Francesco Maggi, Luca Pantini, Edoardo Purgatori. Regia di Ferzan Ozpetek.

Sinossi dello spettacolo:

Vincenzo e Stefania sono una coppia affiatata e all’antica: da sempre attenti agli equilibri familiari, si preoccupano di crescere i due figli (Tommaso e Antonio) in un ambiente tipicamente borghese, senza badare troppo all’idea che le loro sensibilità emotive possano contrastare con quelle dei ragazzi. Una sera, nel paese del Sud Italia dove vivono, si festeggia l’arrivo a casa di Tommaso, ormai trasferitosi da diversi anni a Roma. Nella capitale, il giovane ha scoperto di potere essere felice, esprimendo liberamente la propria omosessualità. Ora ha deciso di dichiarare a tutta la famiglia il suo orientamento, consapevole che dovrà affrontare una madre decisamente soffocante e un padre assai severo. L’omofobia e l’ignoranza di Vincenzo vengono alla luce proprio in quella stessa sera quando, a sorpresa, è Antonio a confessare dopo tanto tempo la propria omosessualità. Vincenzo si danna l’anima pensando a cosa dirà la gente del paese. Così lo caccia di casa, affidando la gestione commerciale dell’azienda a Tommaso che, nel frattempo, per evitare di peggiorare la salute del padre ricoverato a causa di un infarto, ha deciso di aspettare a fare coming out. Il guaio è che non è nemmeno vero che abbia studiato Economia e commercio come ha sempre fatto credere ai genitori per assecondare i loro desideri. Tommaso è uno scrittore in erba, in procinto di laurearsi in lettere. Le sue lacune in materia, quindi, saranno ben presto scoperte da Alba, figlia del socio di Vincenzo e invaghita di Tommaso, che però le confessa di essere fidanzato con un tale Marco. Proprio quest’ultimo arriva a sorpresa nel paese insieme a due amici gay, con l’obiettivo di aiutare Tommaso a raccontare tutta la verità e non sobbarcarsi un peso insostenibile. Squarciare la rigidità di Vincenzo non sarà facile, ma con il supporto dei parenti di Tommaso tutto diventerà un divertente gioco. La zia civettuola e la nonna proprietaria dell’azienda dolciaria hanno già compreso i tormenti sentimentali del nipote da diverso tempo: così si dimostreranno perfette complici per convincere Vincenzo ad abbassare le sue barriere difensive.

Non è mai facile trasformare una pellicola cinematografica in una pièce teatrale e anche di estremo successo come questa di Mine Vaganti che dopo un tour in giro in tutta Italia, finalmente è in scena a Napoli al Diana e ci resterà fino al 24 aprile.

La scenografia è davvero semplice, ma allo stesso tempo d’effetto, numerosi tendaggi bianchi che nascondono dietro pezzi di scenografia sempre diversi tra loro, che permettono di passare da una scena all’altra in pochissimi secondi, proprio come in un film.

La storia è narrata in un continuo dialogo tra gli attori e il pubblico, che rappresenta idealmente il popolo del paese ed è proprio la famiglia a mettere in mostra i fatti privati, redendo il pubblico così partecipe dello spettacolo.

Gli attori sono perfetti nei loro personaggi, ciascuno di loro sa interpretare magistralmente il personaggio che gli è stato assegnato. Da Pannofino nel ruolo di Vincenzo (il padre di famiglia) a Iaia Forte nei panni della mamma, ad Erasmo Genzini mai forzato, bravissimo anche nel dialogo con il pubblico. Francesco Maggi ed Edoardo Purgatori, sono davvero vivaci nei panni degli amici gay di Tommaso, nel secondo atto poi sono pronti a dare un ulteriore tocco in più allo spettacolo. Ed ancora una splendida Simona Marchini nel ruolo della nonna “la mina vagante”, colei che è sempre pronta come dice Ozpetek nello spettacolo a mettere scompiglio in ogni cosa ed invece sarà proprio la sua uscita di scena a sistemare le cose tra Vincenzo ed Antonio , interpretato da Carmine Recano, il fratello maggiore che spiana la strada al più piccolo Tommaso (interpretato appunto da Genzini) ed al suo compagno Marco (Luca Pantini). Molto simpatiche anche Roberta Astuti nelle vesti di Alba la nuova socia, la zia (Sarah Falanga) e la governante Teresa(Mimma Lovoi). Un cast d’eccezione che si vorrebbe trovare sempre ad ogni spettacolo.

Bravi tutti, consigliatissimo per chi ancora non avesse comprato i biglietti corresse a farlo!

Giuseppe Nappa

Post correlati

Leave a Comment:

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *