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Grande successo alla prima di “Uomo e Galantuomo” di Eduardo De Filippo, interpretato da un grande attore: Geppy Gleijeses.

La Recensione. Grandi applausi e tante risate alla prima di “Uomo e Galantuomo” di Eduardo De Filippo interpretato da un grande attore Geppy Gleijeses, allievo di Eduardo, dal quale ricevette il permesso a soli vent’anni come lo stesso attore ha ricordato ieri dal palco dell’Augusteo nei saluti finali, a rappresentare le sue opere.

Questa è la settima interpretazione delle opere del Maestro. 

Una commedia ben rappresentata da un attore straordinario come Geppy Gleijeses che ha ricevuto il premio come miglior attore europeo nel 2018. Nel corso delle due ore dello spettacolo si ride tanto, si applaude tanto e si susseguono molte scene comiche come quella in cui tutti ricordiamo la famosa battuta  “Nserra chella porta”, diventata un vero cult della commedia.

Alcune note sullo spettacolo: 

La regia è di Armando Pugliese, tra i più grandi registi italiani, che ha diretto molte opere di Eduardo, soprattutto i successi che hanno visto protagonista Luca De Filippo: “Uomo e galantuomo” è il primo testo in tre atti di Eduardo, scritto nel 1922. Meccanismo comico straordinario, narra la storia di una compagnia di guitti scritturati per una serie di recite in uno stabilimento balneare. Proverbiale la scena delle prove di Mala Nova di Libero Bovio, in cui un suggeritore maldestro, continuamente frainteso dagli attori, ne combina di tutti i colori. Poi gli intrecci amorosi si mescolano alla finta pazzia, unica via per evitare duelli e galera.

Una commedia divertente, interpretata in modo straordinario, rispettando anche lo straordinario rigore del teatro di Eduardo. 

È stato bello vedere padre e figlio, parlo di Geppy e Lorenzo Gleijeses come lo è stato per Eduardo con Luca così per loro in scena, dividendo un palco  importante e una commedia così conosciuta. Lorenzo Gleijeses è stato davvero bravo ed eclettico, molto dinamico nel ruolo del giovane benestante Alberto De Stefano.

Straordinaria la bravura di Ernesto Mahieux premio David di Donatello per il film “L’imbalsamatore” di Matteo Garrone, sempre eccellente come attore. 

Complimenti anche a Ciro Capano che ha speso la sua vita per il teatro, per il cinema, infatti è reduce dal film con Sorrentino. In scena con loro Vincenzo Schiattarelli, attore, e Salvatore De Mattia, fratello di Viola (Gregorio Maria De Paola), Viola, attrice (Irene Grasso), Florence, attrice, e Matilde Bozzi, madre di Bice (Patrizia Spinosi), Ninetta, cameriera, e Assunta,

serva (Demi Licata), Bice, sua moglie (Roberta Lucca), Cavaliere Lampetti, Di Gennaro, agente di polizia (Salvatore Felaco).

Produzione di Gitiesse Artisti Riuniti e Teatro Nazionale della Toscana.

Scene Andrea Taddei; costumi Silvia Polidori; musiche Paolo Coletta; luci Umile Vainieri; aiuto regia Norma Martelli.

Una compagnia straordinaria, tutti bravi.

Per chi ama il vero teatro sarà in scena al Teatro Augusteo di Napoli fino al 19 Novembre. 

Giuseppe Nappa 

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