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Prima del film “Chi ha rapito Jerry Calà” a Napoli al Cinema Metropolitan.

Chi ha rapito Jerry Calà è il nuovo film scritto, diretto e interpretato dall’attore, presentato lunedì sera al Cinema Metropolitan di Napoli alla stampa e tutti gli adetti ai lavori.
Il film è disponibile sulle principali piattaforme streaming da ieri 19 dicembre.


Trama del film:
Una banda di principianti criminali decide di rapire Jerry Calà con lo scopo di chiedere un lauto riscatto e dare una svolta alle loro vite. Presto scopriranno che le cose non stanno esattamente come le avevano immaginate e nessuno, nemmeno le persone più vicine a Calà, hanno interesse nel riscattarlo.
Ambientato in Campania, più precisamente tra Ischia, Monte di Procida, Napoli e San Giuliano del Sannio (in Molise).
Assieme a lui, con la straordinaria partecipazione di Massimo Boldi e con l’amichevole partecipazione di Johnny Calà, il figlio che interpreta se stesso in un cameo, Umberto Smaila, Maurizio Casagrande, il rapper Clementino che ha composto ed eseguito per il film il brano “S’anno arrubbate a Jerry Calà”, di cui è autore insieme allo stesso Calà e Mara Venier.
Il cast del film è composto ancora da attori straordinari e presenti anche in sala per la prima: Sergio Assisi, Nando Paone Gianfranco Gallo, Antonio Fiorillo, Barbara Foria, Francesca Tizzano, Shi Yang Shi, Pasquale Palma, Gennaro Lillio.


Noi di Occhio All’Artista Magazine abbiamo intervistato per voi lettori Jerry Calà, attore e regista del film.


Come è stato da regista dirigere questo film?

Devo dire che questo film è stato più facile di altri, perché avevo degli attori straordinari. A mio avviso e continuo a dirlo a tutti Napoli è uno stato nello stato per quando riguarda lo spettacolo… ha tutto!!! Una sua cultura, un vivaio di attori straordinari, e quindi è più semplice dirigere questi attori che sapevano già tutto e avevo capito già lo spirito. E’ stata stata una lavorazione facilitata e piacevolissima.

Ma chi ha rapito Jerry Calá?
(Sorride)… Sergio Assisi, Antonio Fiorillo e altri..

Stai già pensando ad altro come regista?
Come regista io vivo alla giornata, curiamo adesso l’uscita di quest’ultimo bambino, questo film poi vedremo.

Potrebbe ritornare un genere come le commedie anni 80?
Quello che hanno fatto quelle commedie negli anni 80 è stato rivoluzionario, perché negli anni 70 c’era quella commedia un po’ scollacciata, oppure surreale, favolistica come i film di Celentano, di Pozzetto che erano divertentissimi però non appigliati alla realtà. Invece con Vacanze di Natale, Yuppis, i Vanzina hanno avuto il genio di fotografare la realtà è quindi di criticarla anche ferocemente esponendo gli italiani allo specchio dei loro difetti, dei loro vizi, e di poche virtù. Secondo me la commedia appunto dovrebbe tornare a quello ultimamente ad esempio vedo raccontare storie troppo personali, intimistiche, invece bisognerebbe incominciare a guardarsi intorno.

Quindi Billo è sempre presente in te?
Ma Billo è sempre dentro di me! Anche perché io vado spessissimo a fare spettacoli miei dal vivo. Pochi mesi fa con grande successo sono stato al Teatro Troisi e lì ero proprio Billo.

Dove ti vedremo prossimamente?
A Napoli ormai io sono sempre a Napoli! Sono molto affezionato a questa città ed anche mio figlio si è molto affezionato!

Abbiamo poi intervistato anche Gianfranco Gallo, anche lui fa parte di questo meraviglioso cast.

Il tuo ruolo nel film come sei stato inserito e il ritorno di Calá con il cinema?
Quando mi hanno chiamato sono stato felicissimo. Ho capito che lui non si rende conto di essere un’icona per tutti. Quando io ho girato questa scena in cui faccio una partecipazione dove non ho girato con lui, ma l’ho tenuto solo come regista, quello che ho notato e che lui aveva questo rispetto per questo attore che fa la fiction perché secondo me lui non ha cognizione di quello che è per tutti quanti noi e cosa ha rappresentato per tutti noi. Ha rappresentato quel tipo di commedia che testimoniano in epoca. Io vedo i film suoi e mi ricordo di una società che non c’è più. E quello che mi ha colpito è il rispetto infatti gli dissi subito che ero felicissimo di essere qua.

Come è stato come regista?
Ti ripeto di un grande rispetto! Mi chiedeva anche se poteva fare un’altra inquadratura. Poi Quando vedranno il film si noterà che lui voleva proprio il cattivo, che sia riconoscibile dal volto e quindi la mia faccia gli ha rappresentato questo personaggio. Un volto già usato per Gomorra e tantissime altre cose.

I prossimi progetti?
Da poco è andato in onda a canale 5 “La voce che hai dentro” con Massimo Ranieri, e mi sono divertito tantissimo con lui. Sul set Ranieri mi ha ricordato una cosa bellissima molto carina…la sua prima festa di piazza gliela fece fare mio padre Nunzio alla Sanità, aveva 14 anni. Poi adesso è uscito “Gli altri” con Ida Di Benedetto, poi uscirà un film con Giampaolo Morelli. Ho debuttato adesso in teatro con “Reginella” al Teatro Trianon, uno spettacolo ispirato alla figura di Libero Bovio.

Hai fatto tutto Cosa manca a Gianfranco Gallo?
A me oggi manca il pubblico, ma non il numero attenzione! Quando io ho cominciato nel 1981 ho fatto Eden Teatro di Raffaele Viviani, con la regia di Roberto De Simone che aveva appena finito “La Gatta Cenerentola. Noi facevamo al teatro grande di Pompei seimila persone dentro e duemila fuori. Il produttore Nico Galdieri fu costretto dalla polizia a mettere un cartello falso che il giorno dopo replicavamo, ma non era vero.
Cosa voglio dire? Che era un’opera buffa in tre atti, dove il pubblico era il popolo non era il pubblico d’élite. Adesso se fai la stessa cosa resti tu e le sedie. Quando spesso dicono non ci sono più gli attori di una volta non è così… non c’è il pubblico di una volta!

Chi ha rapito Jerry Calà un film davvero sorprendente, per chi vuole trascorrere una serata natalizia divertente comodamente a casa il film è disponibile sulle principali piattaforme streaming da ieri 19 dicembre.


Giuseppe Nappa

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