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IL MIO LAVORO, LA MIA PASSIONE! GIOVANNA SANTANGELO

Occhio All’Artista Magazine in occasione dei fatti di cronaca che sono accaduti ha deciso di dare la parola alla cultura, ai poeti, agli insegnanti, alle famiglie, affinché si metta in evidenza la cultura e si finiscano tali abusi sia fisici che morali, psicologici, omicidi e tante cose che non appartengono al vivere civile. Diciamo basta alla violenza.

Oggi la parola alla poetessa, artista creativa e insegnante privata Giovanna Santangelo.

Questo è il suo pensiero.

Insegno privatamente oramai da tantissimi anni . Ho dedicato il mio tempo e la mia vita a tanti ragazzi , che oramai vedo cresciuti . Qualcuno è già genitore , qualcun’altro si è realizzato nel mondo del lavoro , diplomandosi , laureandosi o semplicemente scegliendo di seguire un mestiere . Non ho mai voluto intraprendere la carriera di insegnante statale , per tantissimi motivi . In primis perché l’iter burocratico ti porta all’esasperazione ( rifiutando persino una convocazione ) ma il motivo vero e proprio è che il metodo scolastico è in continua evoluzione . Qualcosa la condivido , ma qualcos’altro assolutamente non rientra nel mio modo e mondo d’insegnamento e di pensare.

Io sono della vecchia scuola , sono quella del metodo Montessori ! A prescindere da tutto , ognuno dei miei alunni , dal primo all’ultimo che sono passati al mio esame, mi hanno lasciato tanto come loro portano tanto di me nel loro cuore , ma spero più di tutto nella loro mente . Quando incontro un nuovo ragazzo , cerco di entrare nel suo mondo , nel suo modo di fare , nella sua psiche , cerco di leggere prima di tutto, il mondo che tante volte è nascosto in lui, riportandone un pochino fuori e vi assicuro che il più delle volte , per me è meraviglioso . Sono tanti i ragazzi che per gli altri sono ingestibili , non sono educabili , non sono attenti , indisponenti , svogliati , quando però incontrano i miei occhi , può darsi che non riesca a cambiarli , ma di certo non mi arrendo , con perseveranza , determinazione e tanta tanta pazienza riesco il più delle volte a creare un feeling tra noi . Perché prima di insegnare le discipline scolastiche , io inizio ad insegnare loro la vita . Ed è proprio così che dovrebbe funzionare oggi nelle scuole , l’insegnante dovrebbe prima di tutto essere un genitore , essere predisposto ad accogliere i giovani e a saper gestire nel migliore dei modi, i loro singolari caratteri . Oggi esiste tanta indifferenza e assenza , non solo nell’ambito sociale , ma soprattutto in famiglia e a scuola . Fino a qualche tempo fa , la scuola giocava un ruolo importantissimo, di basilare importanza nell’educazione del ragazzo . Esisteva collaborazione , tra Scuola-Famiglia , per una formazione caratteriale e culturale a dir poco perfetta . Oggi giorno i casi di delinquenza , di bullismo , di razzismo tra i giovani sono in grande e spaventoso aumento , un numero sempre maggiore di ragazzi ancora in fase adolescenziale, che in giro per la città di notte , armati , ubriachi, inveisce e in modo piuttosto violento contro altri ragazzi e il più delle volte molto più grandi di loro . Ogni giorno si sentono casi di violenza tra adolescenti. Episodio ultimo , quello dell’omicidio di Giò Giò ( ragazzo per bene , ambizioso ,artista , studente modello ) da parte di un sedicenne . Verrebbe da dire e da chiedersi : la famiglia dov’è? Chi è che ha educato questo ragazzo violento ? Chi è responsabile di un così abominevole comportamento? E come lui tanti altri che si trovano a dover fare i conti con la giustizia ? Provo dolore per Giò Giò, perché aveva ancora tanto da dare a questa società oramai alla deriva . Ma provo ancora più dolore per il ragazzo che ha commesso tale atto . Mi si stringe il cuore a pensare che con la morte del ragazzo buono , sia morto anche il futuro del ragazzo violento . Un ragazzo solo , lontano dalle attenzioni di una famiglia non presente , di una scuola indifferente ai disagi , alle difficoltà , alle differenze tra i compagni . Una scuola che prima in un certo qual modo , sostituiva la figura della famiglia dove non c’era , oggi è assente anch’essa… oggi gli alunni , sono solo un numero , una matricola da identificare . E allora oso dire con una sola affermazione : siamo noi famiglia , siamo noi insegnanti , sono le attuali riforme , e le regole non esistenti e gli enti fantasmi , responsabili del futuro dei nostri ragazzi . Siamo noi gli assassini puliti con la nostra unica arma : L’INDIFFERENZA.

Giovanna Santangelo

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