“Egosistemi a nodi sciolti” è il nome dell’installazione interattiva che prevede di agire nello spazio di Natalia Polvani
Natalia Polvani, 24 anni, di Lodi, laureanda in tecnologie per l’arte al Naba di Milano con questa installazione vuole raccontare il mix di rapporti che si creano tra l’uomo, l’ambiente e la tecnologia. L’intreccio di nodi che si intersecano tra i cento metri di cavi lavorati a mano dalla studentessa con fili di lana colorata e caucciù. Rappresenta un modo artistico ed originale per raccontare una nuova visione dello spazio.
L’installazione si trova nella cornice di piante e fiori del vivaio Cecchini all’Olmo. I visitatori hanno potuto immergersi in questo contesto ed ammirare l’opera. Natalia ha voluto promuovere una riflessione sui rapporti e relazioni che intercorrono nella vita quotidiana ormai piena di tecnologia, di digitale. La studentessa si chiede come sfruttare al meglio la tecnologia, gli spazi inesplorati della rete, trovando nuove interazioni. La studentessa indaga sulla distinzione e sull’unione tra essere umano e macchina al fine di trovare nuovi ecosistemi, basati sul benessere di ciascuno, mostrando quindi il lato migliore della tecnologia.
La sua opera non vuole di certo essere una critica alla tecnologia, perché se usata bene sicuro migliora la vita dell’uomo. L’artista ha scelto di immergere la sua opera nel verde per far vedere a tutti quanto la tecnologia possa sovrastare la natura, questa è la sua visione.
L’intreccio di componenti elettroniche ha permesso di dar vita a una musica, grazie alla collaborazione con Nicole Camino, Nico Gesti e Roberta Al Strani. Grazie alla proprietaria del vivaio che ha ospitato l’evento Laura Cecchini.
La notizia arriva alla nostra redazione tramite la nonna di Natalia Nunzia che ci spiega il suo operato e con grande emozione. Auguriamo da parte nostra tanto successo per un lungo cammino.
La Redazione