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Grandissimo successo per l’attesissimo concerto al Teatro Cilea di Napoli “AVVENNE A NAPOLI passione per voce e fisarmonica di Eduardo De Crescenzo. Al piano Julian Oliver Mazzariello.

La Recensione.

Un concerto dove Eduardo De Crescenzo ha interpretato la Canzone Classica Napoletana del 1900 fino ai primi anni ’50 con l’arrivo dell’influenza jazz che cambia il modo di interpretare la musica napoletana di quegli anni, come la canzone Luna Rossa che segna in questo caso sia la fine dello spettacolo di De Crescenzo che questo cambiamento, come lo stesso ci racconta. Un cambiamento avvenuto con lo sbarco degli alleati americani che porterà in Italia il jazz e la musica cambierà per sempre.

La sua voce affronta magistralmente grandi classici, il concerto è un vero e proprio evento che l’Artista regala al suo pubblico per raccontare alle nuove generazioni ciò che AVVENNE A NAPOLI: Scava negli spartiti, dietro gli spartiti, per cogliere le intenzioni stilistiche di una generazione di artisti rivoluzionaria che inventò la forma “canzone” così come viene praticata ancora oggi in tutto il mondo, che innovò le tecniche del Belcanto Operistico e segnò la nascita “dell’interprete” che unisce al canto la capacità di far vivere i versi dei grandi poeti che scrissero questo repertorio. Il pianoforte è quello di Julian Oliver Mazzariello, bravissimo, davvero incantevole, anglo-italiano.

Il concerto è stato anticipato dalla presentazione di Federico Vacalebre , giornalista e critico musicale, che con il suo libro “Storie del canzoniere napoletano”  accompagna la pubblicazione dell’album “Avvenne a Napoli” e che ha definito questo progetto  “un repertorio che appartiene al talento di Eduardo De Crescenzo per DNA”.

Il concerto si apre con una bellissima interpretazione di “Fenesta Vascia”, seguita da tantissimi altri brani come Era de maggio, Luna nova, ‘A vucchella, I’ te vurria vasà, Uocchie c’arraggiunate, Voce ‘e notte, Passione, Serenata napulitana, Silenzio cantatore, Maria Marì, per citarne alcuni dei tanti brani presentati durante la serata, alcuni sono stati anche accompagnati dalle note della sua magistrale fisarmonica.

 Ogni tanto De Crescenzo interrompe la musica con racconti legati alle canzoni cantante o che andrà a cantare, al periodo storico nel quale queste melodie sono state scritte, citando anche i loro compositori come Salvatore Di Giacomo o E.A Mario o Salvatore Gambardella…

Il pubblico si emoziona alle note di queste melodie che ormai fanno parte di noi…

Davvero emozionante il finale con il racconto della guerra e soprattutto del dolore provocato dalla seconda guerra mondiale, quella paura di ritrovare una città distrutta dai bombardamenti e di non riconoscerla, proprio come  ci racconta “Monastero ‘e Santa Chiara”, concludendo poi con il concerto con una delle canzoni che sancì il cambiamento verso una musica nuova che nascerà grazie all’influenza e alla contaminazione della  musica jazz che arriverà con le truppe americane che sbarcarono a Napoli “Luna Rossa”.

Richiamato poi a gran voce dal pubblico in sala Eduardo De Crescenzo e Julian Oliver Mazzariello hanno salutato il pubblico con un ultimo brano “Scetate”.

Sicuramente è un concerto questo da non perdere in replica il 22 novembre e poi il 13 e 20 dicembre. 

Giuseppe Nappa

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