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Valeria Cavalli si racconta ai lettori di Occhio All’artista Magazine

È sempre bello poter intervistare grandi attori del cinema, della TV, del teatro: è sempre un’emozione, nonostante io da tanti anni faccia questo, perché ti arricchiscono il tuo bagaglio culturale e di emozioni. Ho avuto infatti il privilegio di intervistare Valeria Cavalli, un’attrice e modella per la fotografia con un curriculum lodevolissimo, e la cosa mi ha fatto molto piacere anche perché è stata attrice in un film di un personaggio che io ho amato tanto, Bud Spencer. Il film è “Bomber”. Così accendo il mio sigaretto e, da dietro la mia scrivania, inizia la nostra chiacchierata. 

Lei è attrice, ha fatto tante cose, non solo: è stata anche modella per la fotografia. Ma questa passione come nasce? E quando scopre che poi diventa un lavoro?

“La passione è nata prima di fare la modella: lavorando nelle prime TV private ho conosciuto degli attori che insegnavano nella scuola del Teatro Nuovo di Torino. Decisi di seguire i loro corsi e mi accorsi di amare molto questo mestiere. Partecipai a qualche sceneggiato RAI (allora Torino era un centro RAI molto importante). Fui addirittura diretta da Mario Missiroli ne “Il vaso di Pandora” con Stefania Sandrelli. Il ruolo era minuscolo, ma per me era già molto. Però volevo anche provare altre strade: mi trasferii a Parigi per fare la modella e dopo un paio d’anni andai a Milano, dove mi capitò l’occasione di vincere dei provini per presentare delle belle trasmissioni, sia in RAI che per le reti della allora Fininvest . Entrai così nel mondo dello spettacolo e, quando ebbi l’occasione di andare a Roma, trovai un agente per ricominciare a recitare. Il primo lavoro che mi procurò fu lo sceneggiato “All’ombra della Grande Quercia” di Alfredo Giannetti; ero, ancora una volta, circondata da grandi attori come Enrico-Maria Salerno, Massimo Ranieri, Irene Papas, Francesca De Sapio (che qualche anno dopo diventò una delle mie insegnanti). Lavorare con loro era inebriante, mi sentivo in famiglia, il mio personaggio era incollato alla pelle e nulla esisteva più al di fuori della storia che stavamo raccontando, tutti insieme. Lì capii che quello era il mio mondo ed il mio mestiere.” 

Ha fatto tanti film per il cinema e anche per la televisione. Le piace di più il cinema o la televisione? 

“Non c’è una vera e propria preferenza, perché a me piace recitare. Però ammetto di preferire il Cinema, che con la sua scrittura ed i suoi tempi lascia agli attori più spazio per esprimersi.” 

A Natale lei è nel cast di Ops!? Ci parla di questo film? 

“Si tratta di una bella commedia, che piacerà perché è basata sulla magnifica intesa fra una ragazzina e suo nonno. Due personaggi sempre positivi, che nulla può arrestare, decisi ad ottenere il meglio per sé e per chi sta loro accanto.” 

Ha fatto tanto. Un suo sogno nel cassetto? 

“Ho un armadio pieno di cassetti da cui straripano sogni di tutti i tipi, e quando qualcuno si avvera, ne faccio tesoro perché so che non capita a tutti.”

Siamo in un’era un po’ difficile. Un consiglio che può dare ai giovani che vogliono intraprendere il mondo dello spettacolo?

“Credo che i consigli vadano adattati alla personalità di ciascuno, però l’essere generosi è indispensabile per tutti.

Un suo personale saluto ai lettori di Occhio All’artista Magazine

“Auguro a lei buon lavoro e grazie a tutti i lettori di questo giornale che leggeranno.”

Le foto sono del fotografo Davide Bonaiti


Giuseppe Nappa

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