Da giorni pensavo a Ida Piccolo, a fare un viaggio nell’anima e nei sentimenti di questa grande conduttrice e donna.
Poi arriva un suo messaggio di saluto, e così le rispondo, dicendole che l’ho pensata spesso negli ultimi giorni. È il momento di parlare ancora una volta di lei ai lettori del mio giornale online, perché ormai Ida è diventata un punto di riferimento anche per i giovanissimi. Così mi siedo alla mia scrivania, nella stanza dei ricordi, e con grande emozione apriamo le porte ai sentimenti di Ida Piccolo.
E così inizia la nostra conversazione;
Ida Piccolo, come e quando è iniziata la tua carriera da conduttrice, showgirl, artista completa?
Ida: Pochi mi chiedono come sia nata artisticamente e come sia diventata quella che sono oggi. Parto con il ringraziare mio padre, che mi ha sempre sostenuta e che è stato legato al mondo televisivo fin dai tempi di TeleAkery Napoli Nova. Lui mi coinvolse tante volte, finché a 10 anni mi esibii in TV cantando le canzoni di Laura Pausini. Frequentando quel mondo pieno di artisti come Gigi D’Alessio, Gianluca Capozzi e Mario Merola, ho avuto l’onore di crescere il re. Tonino Tagliamonte, il patron di TeleAkery Napoli Nova, mi affidò un programma, vedendo in me passione, verve e talento. Questa passione l’ho avuta sin da bambina; ho sempre amato la danza e a volte saltavo scuola per danzare. Anche se mi stancava molto, cercavo sempre la danza; sono nata con la musica e la danza.
Le mie showgirl preferite erano Lorella Cuccarini, Heather Parisi, Raffaella Carrà, ma il mio personaggio preferito è stato sempre Fiorello. Con gli anni mi sono iscritta a un’agenzia di animazione e ho fatto il percorso educativo dell’animazione, che ti insegna come stare sul palco e come relazionarti con il pubblico. Questa esperienza mi ha definita e mi ha portato a essere la conduttrice sorridente e simpatica che sono oggi. Consiglio vivamente a tutti i giovani di fare esperienze come questa se vogliono intraprendere una carriera nello spettacolo. Mi rivedo un po’ in Fiorello, nella sua allegria e spontaneità e per l’aver avuto anche lui una dispina da animatore. Ogni conduttore e ogni conduttrice deve avere una particolarità, altrimenti che conduttore sei? Tornando indietro, da piccola avevo mille sogni nel cassetto. Alcuni artisti mi dicevano di scegliere una strada, ed è quello che ho fatto: ho scelto di essere una speaker radiofonica e televisiva. La radio è stato un mio grande amore.
Io dico che sei la n.1, creatrice di un genere di conduzione più amichevole e coinvolgente. Come è nato questo stile?
Ida: Sì, mi piace condurre in modo amichevole. Prendere le distanze dal pubblico non mi piace; l’animazione mi ha insegnato ad approcciarmi con simpatia, specialmente prima con le donne. Spesso, quando gli uomini vedono una ragazza bella, tendono ad avere sempre una parolina pronta, ma io preferisco far apprezzare quello che faccio, con simpatia e sorriso. Amo coinvolgere, cantare, parlare; lo faccio anche nei locali come vocalist, e questa cosa piace alla gente. La simpatia di Ida Piccolo non è per quello che indossa, ma per quello che dà e dimostra sul palco. Oggi, alla mia età, mi sento diversa dalla diciottenne che ero.
Oggi hai un bambino meraviglioso, sei mamma, gestisci gli impegni di casa e di lavoro con un compagno come Claudio Malfi, che è una figura importante nel mondo manageriale dello spettacolo. Come riesci a conciliare tutto? E ti senti realizzata?
Ida: Mi sento completamente realizzata perché il mio spettacolo più bello è mio figlio Santiago; è la mia priorità assoluta e il dono più bello che Dio mi abbia dato. Mi emoziono ogni volta ringraziando Dio per questo. Claudio è una grande responsabilità, essere la sua compagna comporta la responsabilità di portare il suo nome e il dovere di valorizzarlo. A volte, quando lui non c’è, mi sento anche un po’ responsabile per il suo lavoro, e cerco di avvicinarmi al suo mondo, pur trascurando a volte il mio. Sono pronta ad affacciarmi al mondo manageriale e dell’imprenditoria in futuro, ma per ora mi dedico ancora alla mia carriera. Per me, Claudio e Santiago sono il mio porto sicuro, amo cenare con loro, stare insieme e godere del nostro amore.
In cosa ti vedremo impegnata prossimamente, Ida Piccolo?
Ida: Sono impegnata in alcuni progetti selezionati; l’esperienza a RTL 102.5 mi ha dato tantissimo e spero che tutti possano avere l’opportunità di parlare al microfono di una radio così importante. Ho imparato tanto sulla musica urban e sul mondo dei rapper. Questa passione mi ha portato a collaborare con Radio Capri, che ora trasmette il mio programma alle 23, quando i giovani sono in giro e possono ascoltare musica urban selezionata dalla direzione. Prossimamente ci sarà anche un programma televisivo. Inoltre, sono tornata nel mondo della notte e mi fa piacere lavorare in console con i migliori DJ della Campania.
Un sogno nel cassetto?
Ida: Il mio sogno nel cassetto non riguarda lo spettacolo; la mia priorità è mio figlio. Desidero un mondo migliore per tutti i bambini, lontano dalla violenza. I ragazzi di oggi crescono in un mondo che non mi piace, dove mancano spesso i valori. Vorrei un futuro migliore per Santiago e per tutti i giovani, perché questa è la mia città e la vorrei vedere libera dalla violenza e dai criminali. E poi, un futuro luminoso per me, Claudio e Santiago.
Un tuo personale saluto ai lettori di Occhio All’artista Magazine
Ida: Un saluto a tutti gli amici di Occhio All’Artista Magazine e a te, Giuseppe Nappa, che lavori sempre con amore e passione. Ti conosco da anni, da quando eri un ragazzo desideroso di imparare e vicino ai grandi dell’ambiente come i Merola e non solo. C’è sempre stato affetto e rispetto tra noi, anche se ci vediamo poco. Un saluto anche ad Alessandra Vergara: affidatevi sempre a chi sa fare bene il proprio lavoro, è sempre bello confrontarsi con professionisti come Giuseppe Nappa.
Giuseppe Nappa