Salvatore Lioniello il maestro della pizza per i lettori di Occhio All’artista Magazine

In un pomeriggio molto soleggiato e caldo, tipico della stagione estiva, dalla mia amata e nobile scrivania, luogo di scrittura e dialoghi, faccio una bella e piacevole intervista ad un maestro della pizza: Salvatore Lioniello, di cui, ho assaggiato anche la sua pizza, e, la reputo davvero ottima.
Degustando un buon caffè, inizio a trascrivere l’intervista con tutta l’emozione trasmessa dall’arte culinaria del maestro Lioniello. 

Buonasera.
Come e quando inizia la sua passione che è diventata poi un lavoro?

Ciao Giuseppe.
Inizia tutto per caso. Mio padre voleva aprire una pizzeria ed un po’ mi costrinse a seguirlo.
Mi spiego meglio, io come lavoro, inizialmente, mettevo i sanpietrini.
Lavoravo nell’edilizia e lui si rammaricava nel vedermi svegliare tutte le mattine alle cinque. Anche quando era maltempo, mi svegliavo e lavoravo duramente. Mi vedeva con le ginocchia nella sabbia, mettere le pietra a terra. Come tutti i papà, voleva vedermi realizzato. Lui, in particolare, aveva il desiderio di vedermi dietro un bancone. Tutto questo, inizia nel 2009. In quest’anno, apro la mia prima attività “Ferro e Fuoco” a Frattamaggiore.
 

Lei è un maestro della pizza. Qual’è il suo segreto e la sua specialità? 

Io credo che non ci sono segreti. C’è solo passione, tanta caparbietà e tanta perseveranza. In questo lavoro, la mia specialità l’ho acquisita negli anni grazie a degli chef di un certo calibro, i quali, mi hanno insegnato a trasformare la perfezione in materia prima ed ad avere la giusta creatività nel realizzare le mie pizze. 

Quali sono gli ingredienti migliori per fare una ottima pizza? 

Gli ingredienti migliori per fare un’ottima pizza sono gli ingredienti di stagione.
Dio, ci ha dato la possibilità di avere qualsiasi ingrediente per qualsiasi stagione, e, se lavoriamo con la stagionalità, abbiamo già fatto il primo passo per un lavoro a regola d’arte.

La pizza è come un’opera d’arte. Lei a cosa pensa quando si ispira ad una pizza particolare?
Come nasce una sua creazione? 

Si è vero la pizza è una opera d’arte.
Mi ispiro a tutte quelle che sono le mie passioni. Mi ispiro un po’ alla pesca, un po’ all’arte, in generale, sono appassionato dell’ astrattismo. Infatti, delle volte, dedico delle pizze ad artisti come: Vincent Van Gogh, Paul Jackson Pollock e tanti altri che poi mi danno la giusta ispirazione per creare nuove pizze e così nasce ogni mia creazione.
Ora, sono in viaggio per lavoro in Brasile.
Se mi trovo in un ristorante, conosco ed imparo nuove cose, assaggio e mangio qualcosa di locale e buono, in questo modo, mi viene l’ispirazione. Poi, la giusta creatività ce l’ho dietro i fornelli.

Per assaggiare le sue bontà? Dove si trova il suo locale? Dove la possono raggiungere? 

Allora, le mie pizze si possono assaggiare nella sede storica a Succivo in; via murelle n.1 pizzeria da Lioniello nella provincia di Caserta.
Poi, via Friuli 46  in quel di Milano.
Infine, sono due mesi che ho chiuso una collaborazione con Locura, un locale a San Giuseppe Vesuviano in: via Alveo Falangone.
Qui, troverete il mio menù e la mia pizza. 

Un suo consiglio che si sente di dare ai giovani che vogliono intraprendere il fantastico mondo dell’arte culinaria, in particolare, della pizza? 

L’unico consiglio che posso dare ai giovani è che se non c’è passione non bisogna proprio addentrarsi in questo mondo.
Soprattutto, perché in questo mondo, ci si può sentire schiavizzato all’interno di un locale, nel quale, si dedica tanto tempo, tante ore di lavoro, e, se lo si deve fare, lo devi fare con uno scopo. Quindi, ci vuole tanta passione. 

Nel ringraziarla per questa intervista, la saluto con:
Un suo personale saluto ai lettori di Occhio All’Artista Magazine…. 

Ovviamente non posso che non ringraziare la vostra testata. Sono veramente onorato nell’essere presente all’interno con questo articolo. Rivolgo un caro saluto a tutti i lettori che, grazie a voi, riescono a scoprire sempre nuove eccellenze.

Giuseppe Nappa

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