Due ore di grande esibizione che raccontano la vita di Franco Ricciardi . Il titolo “Je a Teatro” con un tour in tutta Italia che continua.
Il cantante si mette completamente a nudo. Ci racconta degli annedoti dalla sua tenera età fino ai giorni nostri. Non è mancato l’omaggio ai suoi genitori, il racconto del giorno del loro venticinquesimo anniversario di nozze, la festa fu fatta in casa per i suoi gentori come all’epoca si usava così. Lui voleva cantare per forza il papà non era tanto d’accordo, convinse così la sua cara mamma è canto in quell’ occasione la sua prima canzone “o treno d’o’ sole” del grande Mario Merola.
Ricciardi dal palco ci racconta che dopo lo stadio Maradona con la sua band si è chiesto cosa fare e così è nata l’idea del teatro, perché il teatro è bello… sembra un grande salone dove siamo tutti insieme. Devo dire che è venuto fuori e si percepiva nelle sue parole una grande umiltà, una grande anima ed il suo grande amore verso il suo pubblico e il tutto il suo rispetto per la famiglia, la musica e le persone.
Ricciardi dal palco ci dice che lui ama definirsi cantapopolo, proprio perchè lui canta il popolo. La mia considerazione è che Franco Ricciardi è la continuazione della musica napoletana, sicuramente con suoni e parole più moderne. Ricciardi ci rappresenta perchè ha una bella voce, che si identifica subito, dei testi belli e ricchi di significato. Vincitore di due David Di Donatello, una carriera strepitosa che rappresenta Napoli degnamente.
Un concerto strepitoso che consiglio a tutti, anche a coloro che non sono molto legati al genere, consiglio di ascoltare almeno una volta… uscirete dal teatro pieni di racconti belli, di vita vissuta, di canzoni straordinarie e con tante massime che sono chiaramente lo specchio di una vita che sicuramente va vissuta, ma che non bisogna mai dimenticare da dove si è partiti per capire e sapere dove arrivare!
Complimenti a Ricciardi.
Giuseppe Nappa