La Recensione. Applausi a scena aperta per una storia forte che ci ha già appassionato al cinema ed ora in scena a teatro.
Una scommessa vinta sia sul grande schermo che a teatro, questo a prova che se la storia funziona, allora funziona sempre.
Il film Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese fa il “salto” sul palcoscenico, con un cast tutto nuovo, ma con la stessa regia.
Un cast tutto nuovo, ma potente ed bene affiatato.
Genovese per la gioia dei fan del film dissemina ad arte le stesse battute anche nello spettacolo, infatti anche qui batte sul drammatico-comico.
Commozione, riflessione e gli immancabili colpi di scena sono gli ingredienti fondamentali che Genovese porta anche sul palcoscenico.
La storia ovviamente resta la stessa… cena tra amici che per gioco mettono i loro cellulari sul tavolo con i relativi segreti.
Una rappresentazione teatrale che sorprende, a tratti anche molto ironica che porta lo spettatore, nonostante conosca già la storia ed il finale, a restare incollato alla poltrona fino alla chiusura del sipario.
Un applauso a tutto il cast.
Perfetta la scelta di affidare il ruolo di Valerio Mastandrea (nel film) all’attore Dino Abbrescia e quello del chirurgo estetico, interpretato dal bravissimo Marco Giallini nel film, a Paolo Calabresi.
Bravissimi anche Anna Ferzetti (nel film Anna Foglietta) nel ruolo di Carlotta che ha una forte presenza scenica e Emmanuele Aita nel non semplice ruolo dell’amico gay “incompreso” dagli amici che nel film è interpretato dall’attore Giuseppe Battiston.
Gli applausi vanno a tutti. Perfetti anche Valeria Solarino (nel film Kasia Smutniak)nel ruolo di Sofia, ancora sorprendenti anche Marco Bonini che nel film è interpretato da Eduardo Leo e Alice Bertini nel ruolo di Bianca ( nel film Alba Rohrwacher).
Lo spettacolo è coinvolgente, divertente ed emozionante.
La scenografia merita, ospita più stanze della casa che è set unico della storia, compreso il terrazzo, in una efficace suddivisione di luoghi.
Le scene sono di Luigi Ferrigno e le luci le firma Fabrizio Lucci.
Le luci sono importantissime in questo caso ai fini della narrazione dinamica della storia.
Da vedere per chi come noi della Redazione ha amato e ricorda ancora alcune battute diventate memorabili, come la storia sull’importanza del saper disinnescare: “Non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia. Non credo che sia debole chi è disposto a cedere, anzi, è pure saggio. Le uniche coppie che vedo durare sono quelle dove uno dei due, non importa chi, riesce a fare un passo indietro”.
Perfetti Sconosciuti sarà in scena al Teatro Diana di Napoli fino al 7 maggio.
Giuseppe Nappa