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“Con tutto il cuore”, il nuovo film di Salemme al cinema dal 7 ottobre.

un film di
VINCENZO SALEMME
con
Vincenzo Salemme
Serena Autieri
Cristina Donadio
e con la partecipazione di
Maurizio Casagrande
Tratto dall’opera teatrale “Con tutto il cuore” di Vincenzo Salemme
una coproduzione
CHI È DI SCENA Srl
MEDUSA FILM
realizzata da
VELERIA ESPOSITO e VINCENZO SALEMME
per CHI È DI SCENA Srl
distribuzione MEDUSA

Sinossi

Ottavio Camaldoli (Vincenzo Salemme) è un professore di latino e greco. Una brava persona. Onesto e galantuomo, “un fesso” insomma, questa è la considerazione che hanno di lui le persone che lo circondano. Ma cosa accadrebbe se a questo uomo indifeso, vittima dei piccoli soprusi quotidiani, nella vita sociale, sul lavoro e persino in famiglia venisse trapiantato il cuore di un altro? Soprattutto se quest’altro, il donatore,
fosse stato un delinquente efferato dal sinistro soprannome di “‘O Barbiere”? Ottavio Camaldoli, dopo averne ereditato il cuore si trasformerebbe automaticamente in un malfattore? La scienza ci dice che queste sono solo sciocche ed antiche credenze. Ma se invece donna Carmela (Cristina Donadio), la spietata mamma del Barbiere, fosse convinta che il figlio sia ancora vivo grazie al cuore che batte adesso nel petto del professore?
Insomma, il nostro protagonista, dopo il trapianto, diventerà Antonio Carannante detto “‘O Barbiere” o resterà comunque Ottavio Camaldoli, laureato professore?

NOTE DI REGIA
Il film è tratto da una mia commedia che ha lo stesso titolo: CON TUTTO IL CUORE.
Non è la prima volta che porto al cinema un mio lavoro teatrale. Non è stato facile, per me che ne sono l’autore, riuscire a liberarmi dai vincoli dell’unità di tempo e di azione che sono più congeniali al racconto teatrale che a quello cinematografico. Stavolta, grazie alle numerose stesure della sceneggiatura e all’aiuto di altri autori, mi sembra di avere centrato
meglio l’obiettivo e così ne è venuto fuori un film con uno scorrimento narrativo molto semplice, con una leggerezza emotiva che lo rende, mi sembra, molto più realistico della versione da palcoscenico. Anche la recitazione del cast, tutto di provenienza teatrale, è naturale senza rinunciare alla spinta comica. Così pure per il mio personaggio ho scelto
una interpretazione che lo rendesse credibile ed empatico. Volevo rappresentare la “persona comune”, uno dei tanti milioni di anonimi che hanno un senso civico alto, che sanno ubbidire con dignità alle regole sociali e alle leggi dello Stato ma che, allo stesso tempo, fanno trasparire, seppure con timidezza, la possibile voglia di reagire e di ribellarsi
ai mille soprusi quotidiani che ogni cittadino o cittadina devono subire con rassegnazione.
Anche il resto dei reparti, dalla fotografia ai costumi, dalla scelta delle location all’impianto scenografico, hanno lavorato allo stesso scopo: raccontare una storia un po’ estrema rendendola sempre credibile, godibile e divertente.

Vincenzo Salemme

Comunicato Stampa

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