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Al teatro Acacia va in scena “A che servono questi quattrini” con Nello Mascia. La Recensione.

‘A che servono questi quattrini” è una commedia di Armando Curcio messa in scena per la prima volta nel 1940 dalla compagnia dei De Filippo con grande successo di pubblico.

Sinossi dello spettacolo 

La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo detto il Professore che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrente, ordisce un piano comicamente paradossale che svela l’inutilità del possesso del denaro.

L’Italia di lì a poco sarebbe entrata nel conflitto della II Guerra Mondiale e il mondo post-capitalistico dell’alta finanza era di là da venire ma l’argomento, così esplicitamente indicato nel titolo, stuzzicò la curiosità del pubblico di allora tanto che, pochi anni dopo, nel 1942, la commedia venne trasposta sugli schermi cinematografici per la regia di Esodo Pratelli con Eduardo e Peppino De Filippo protagonisti e con, tra gli altri, Clelia Matania e Paolo Stoppa.

Il protagonista immaginato da Amando Curcio, a metà strada tra un filosofo stoico e un astuto truffatore, non voleva, né poteva, mirare al bersaglio della Grande Economia ma certo l’ordito della sua trama e delle sue paradossali speculazioni sollecitano anche in noi uno sguardo disincantato (e saggio) sugli inganni della categoria dell’ECONOMICO, che tutto, oggi, pervade. Il Marchese offre tutto il suo appoggio, dando il suo sostegno speculativo, a Vincenzino, ricco solo del suo entusiasmo e della sua ingenuità, e lo aiuta a capovolgere il suo destino di ultimo accompagnandolo in una rapidissima ascesa sociale. Una favola? Un sogno ad occhi aperti? Può darsi.

Attraverso una messinscena a tratti surreale, il professore dimostra come non sia importante essere realmente ricchi, ma solo farlo sembrare agli altri. Come l’opinione sulle persone possa cambiare solo al sapere che tu sia diventato ricco attraverso un’eredità. 

Nello Mascia interpreta il marchese Parascandolo con una bravura ed un carisma che catturano l’attenzione del

Pubblico in sala.

In scena con lui Valerio SantoroSalvatore CarusoIvano Schiavi e Fabrizio La Marca, danno vita a personaggi divertenti e ben definiti che completano la commedia. 

Questa commedia ha dimostrato di essere sempre attuale in scena fino al 5 febbraio al Teatro Acacia. 

Giuseppe Nappa

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