Al Teatro Trianon Viviani di Napoli una Rosalia Porcaro in un ruolo completamente diverso.
Sicuramente molto distante dai suoi tradizionali ruoli comici nei panni di Natasha, giovane cantante neomelodica o in quelli di Veronica, una semplice operaia. La Porcaro è autrice del testo, con Corrado Ardone, che ha portato in scena al teatro Trianon sabato 21 aprile e domenica 22 per la regia di Carlos Branca. Uno spettacolo in cui la prima parte è prevalentemente comica, mentre la seconda mette in scena veri e propri momenti di verità con una vena anche drammatica. Rosalia Porcaro è affiancata sul palco dall’attrice e ballerina di tango Rosanna Pavarini. Alla batteria e percussioni Gianluca Brugnano e alla fisarmonica Carmine Ioanna.
Spettacolo che affronta il tema della malattia dell’Alzheimer. Uno spettacolo che racconta del rapporto madre/ figlia. Con una badante di mezzo essendo la mamma molto anziana. Un’inversione di ruoli che ad un certo punto della vita avviene, dato che i genitori diventano anziani e i figli devono assisterli.
La storia di una mamma, Carmela, che si ammala di Alzheimer e a mano a mano perde la memoria. Ha bisogno di essere accudita dalla propria figlia Rosa. Sono dei personaggi, a mio avviso, tragicomici, si parte dalla comicità per poi passare ad un momento quasi potrei definirlo drammatico quando la madre e la figlia “analizzano” la propria vita.
E’ uno testo teatrale, quello di Rosalia Porcaro con un forte messaggio, dal titolo “Core ‘ngrato”, forse perché ad un certo punto della vita noi figli dimentichiamo i nostri genitori anziani e con difficoltà, diventando “ingrati”.
Recensione di Giuseppe Nappa