Nell’incantevole scenario di uno dei parchi più divertenti e belli del Sud Italia, tanto amato da grandi e piccini: l’Edenlandia, all’interno del ristorante Cusamè, sul set di “Sartù, il Sorriso è servito”, prodotto dalla società MAX ADV dell’istrionico Massimiliano Triassi (affermato imprenditore nel mondo dello spettacolo). Noi di Occhio All’Artista Magazine abbiamo intervistato l’attore comico, volto notissimo Enzo Salvi. Una persona davvero umile che con grande simpatia ha risposto alle nostre domande….
Enzo Salvi grande attore italiano, le sue battute restano impresse nella testa di ogni italiano, come quelle nel film “Vacanze di Natale 2000” …
Ai voglia di ridere ne ho fatti 15…diciamo che nella storia di questi film italiani sono il personaggio che ha fatto più ridere dopo Boldi, De Sica…
La battuta che a noi fa morire dal ridere, accompagnata anche da una grande gestualità, è “MA NDO CAZZO VAI OH?”
(Sorridiamo)…. Si è una delle tante… questa era nel film “Body Guards” (Guardie del corpo), la mia soddisfazione più grande è di aver portato nei film di Natale gran parte del mio repertorio.
Lei ha fatto un po’ tutto nella sua carriera cinema, teatro… ha un sogno nel cassetto che vuole realizzare?
Si vorrei realizzare un mio film dedicato ai bambini, penso che il nostro futuro sia nelle loro mani… essendo io amatissimo dai giovani, sarebbe una bella soddisfazione!
Oggi siamo sul set di Sartú, qui a Napoli. Il suo ruolo? Lei sa che è molto amato da Napoletani?
Io ho i miei nonni che sono di Atripalda, quindi la “napoletanitá” c’è l’ho nel sangue! Questa è una cosa molto importante…essere qui a Napoli da Romano e quindi in rappresentanza anche loro è una grande soddisfazione. In Sartù sono un cameriere un po’ “tutto fare” che interagisce con i clienti e ogni volta c’è sempre una risata garantita…
C’è un film che le è rimasto più nel cuore? Un attore con cui ha rapporti di amicizia anche al di fuori del set?
Tutti i film restano nel cuore perché sono parte della nostra vita ed il successo accreditato a questi film ti gratifica. Forse sono legato un po’ in più al primo film “Vacanze di Natale 2000” e approfitto per ricordare il mitico, recentemente scomparso, Carlo Vanzina che mi ha preso grazie chiaramente ad Aurelio De Laurentis. Lui, dal teatro dove ero in scena con il mio primo spettacolo dal titolo “Mamma mia comme sto” , a seguito della grandissima notorietà che aveva ricevuto il personaggio di “Er Cipolla” , hanno voluto il personaggio al cinema. La loro intuizione è stata giusta, perchè ha riscosso un grandissimo successo a livello nazionale. Fuori dal set mi sento spesso con Massimo Boldi, ritengo che Massimo sia un cartone animato vivente! Una persona esilarante, infatti mi farebbe piacere se riuscissimo a girare insieme un altro film, con lui mi diverto tanto!
Sappiamo che ha una moglie che l’ama tantissimo ed è la sua prima fan…
Si, diciamo che la mia famiglia è la mia più grande sostenitrice, loro sono la base più importante per avere successo nella vita. Perché se non c’è serenità, armonia all’interno della famiglia un comico lavorerebbe sicuramente male!
È stato fatto anche un libro sulle tue battute esilaranti?
Si è stato pensato e scritto… si intitola: “SOMMARIO (NO,SO’ ER CIPOLLA)”,edito da Gremese Editore ed ha avuto un grandissimo successo.
Volevo inoltre aggiungere una cosa… c’è un testo universitario non ricordo gli autori al momento, però è l’evoluzione della lingua italiana dal Belli a Er Cipolla. Er cipolla è diventato un punto di riferimento storico per l’evoluzione della lingua italiana. Una mattina è venuta mia nipote a casa me l’ha portato, sono stato davvero sorpreso! Ero stato citato come punto di riferimento per la lingua italiana, per me motivo di orgoglio!
Salvi un suo messaggio in questo momento particolare… Come si sta vivendo e affrontando anche la vita sul set?
Più che altro come non si sta vivendo… siamo stati due anni segregati in casa, la nostra categoria è stata quella più penalizzata, l’unica cosa positiva è che abbiamo potuto riscoprire e vivere la nostra famiglia, condividendo i nostri spazi con i nostri mariti, le nostre mogli e soprattutto con i nostri figli ci ha dato la forza di concederci un momento di pausa e di riflessione, per rafforzare i rapporti, prima si andava sempre di corsa ed il tempo perduto non si recupera più!!!
Le faccio una confidenza, Noi del quotidiano online Occhio All’Artista Magazine la adoriamo, siamo suoi fan…
Anche io vi leggo spesso e mi fa piacere vedere con quale leggiadria raccontate le storie dei personaggi famosi. Io non mi ritengo famoso mi ritengo solamente fortunato e come dico sempre: “se ridere fa bene io sono la vostra cura”.
Giuseppe Nappa