Sabato 30 aprile dalle 18.30 ci sarà l’inaugurazione del teatro T.I.N. (Teatro Instabile Napoli) sito in vico Fico Purgatorio ad Arco 38, con la direzione artistica e gestione dell’attore e regista Gianni Sallustro. Nell’occasione sarà allestita una piccola mostra a cura della Scarabattola e performance teatrali a cura dell’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema di Gianni Sallustro.
Toccherà al direttore artistico, supportato da amici, personaggi dello spettacolo e della cultura napoletana, illustrare le linee guida della sua gestione ed il programma artistico delle prossime stagioni.
Sono molto felice – dice Gianni Sallustro – di cominciare questa nuova avventura che mi vede direttore artistico e gestore di uno spazio che negli ultimi venti anni ho vissuto con passione. Sono stato al fianco di Michele De Grosso in tutto questo periodo ed è stata una esperienza magnifica; è stato certamente un innovatore ed un testimone dell’avanguardia teatrale napoletana. Per i miei lavori faccio tesoro dei suoi insegnamenti e consigli. Volevo fortemente conservare la struttura storica del teatro e, dopo un attento lavoro di pulitura degli spazi, abbiamo regalato a questo spazio una nuova luce. E’ un luogo magico che trasuda storia e sarò felice di ospitare tutti gli artisti che vogliono contribuire a fare rivivere questo teatro. Sto lavorando con tutta la mia squadra ad eventi e spettacoli che possano trovare in questa struttura la loro casa. Non mancheranno le rassegne di musica e di libri che abbiamo già organizzato negli anni scorsi. Ringrazio l’architetto Marcello Radano che ha curato tutti i lavori restituendo tutta la bellezza e la magia al T.I.N.
Salvatore Scuotto, alias Morales, Nicoletta Itto ed Emanuele Scuotto, artisti della nota bottega La Scarabattola di Napoli, espongono le loro opere più contemporanee nel magico spazio del Teatro Instabile Napoli.
L’onirico ambiente dell’Instabile diventa una cornice di tufo, e per l’iconico San Gennaro di Emanuele Scuotto, e per la sua recente installazione “Purgatorio” dedicata al dramma dell’immigrazione.
L’ “Elfo Barocco”, opera a quattro mani di Morales e Nicoletta Itto, accoglie in posa danzante il pubblico all’ingresso. “L’ Aviatore” che sormonta una culla metallica, ci ricorda che la guerra non salva nessuno.
L’esposizione inaugura un progetto ambizioso della direzione del teatro, intenta a coinvolgere sempre più artisti per collaborazioni di ampio respiro.
La storia del luogo
Il T.I.N. nasce nelle segrete di Palazzo Spinelli, in vico Fico Purgatorio ad Arco, con pianta ellittica, otto archi e disposizione a deambulatorio intorno ad un fulcro centrale che ricorda la scena nuda del teatro elisabettiano – shakesperiano rendendo questo spazio l’unico teatro a pianta circolare di Napoli.
Al centro, a livello del pavimento, si apre un antico pozzo con otto piccoli canali disposti a raggiera.
Per quanto riguarda l’uso primitivo dello spazio diverse sono le ipotesi: la pavimentazione romana e la muratura in opus reticulatum riporta da una funzionalità relativa al reperimento delle acque del mitico fiume Sebeto. Ma questo non basta ad interpretare le simbologie del luogo che si offre al fruitore-spettatore già carico di segni. La forma diagonale, come altri reperti trovati in loco lascerebbe pensare a significati esoterico; proprio in un punto altamente misterico della città dove le credenze vogliono ci fosse una delle sette porte magiche del mondo, capace di condurre in un’altra dimensione. Probabilmente l’attuale teatro funse anche nei secoli da chiesa bizantina e loggia massonica.
La storia del T.I.N.
Fondato dal 1967 da Michele Del Grosso il TIN – Teatro instabile di Napoli trovò sede in via Martucci. Si sono esibiti giovani artisti tra cui Roberto De Simone, la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Peppe Barra, Pino Daniele, Edoardo Bennato, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Antonello Venditti
Fra il 1968 ed il 1969 il Teatro Instabile ospita alcune delle più significative esperienze internazionali del momento: The Open Theatre con The serpent e The mask, Les TrèteauxLibres di Ginevra con Quo Vadis?
Del Grosso è fra gli artefici di una storica tournée del Living Theatre. L’attività del Teatro Instabile prosegue fino a metà degli anni Settanta; negli anni ‘80 Del Grosso fonda il Teatro Tenda 80, un circo itinerante che porta il teatro nelle piazze.
Nel 2001 rifonda il Teatro Instabile nel cuore di Napoli in vico Fico del Purgatorio (sua attuale sede), all’interno dello storico Palazzo Spinelli. Significativa nell’ultimo ventennio la collaborazione tra il TIN, l’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema e la Talentum Production.
Nel 2006 va in scena la prima retrospettiva dedicata a Manlio Santanelli, che spazia nei primi venticinque anni della produzione del drammaturgo napoletano, culminando con la prima assoluta di Sei prime scene.
Fino al 2020 il teatro ha ospitato spettacoli diretti da Michele Del Grosso ed interpretati da Gianni Sallustro come “Caravaggio”, “La gatta cenerentola assassina per amore”, “Razzullo e Sarchiapone sotto ‘o tendone”, rivisitazione circense da La cantata dei pastori di Andrea Perrucci, “Mater Camorra e i suoi figli” da Brecht, “‘O vico” di Raffaele Viviani tutti lavori che portano la firma in regia di Michele Del Grosso e Gianni Sallustro.
Comunicato Stampa