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Un anno ricco di impegni per Cinzia Clemente. L’attrice si racconta ai lettori di Occhio All’artista Magazine

Durante un pomeriggio mentre faccio le mie ricerche dalla mia scrivania guardo tanti articoli e interviste dell’attrice Cinzia Clemente, il suo lungo percorso nel mondo della recitazione e non solo, così decido di farle un’intervista. La contatto e lei gentilmente si concede alle mie domande e ci arricchisce con la sua bella storia artistica.
Avrà un anno ricco di impegni e ce lo racconta attraverso la nostra intervista;

Come e quando nasce la sua passione per il mondo dello spettacolo e della recitazione? E quando si accorge che diventa un lavoro?

La mia passione nasce da bambina, in una famiglia in cui avevo uno zio che dipingeva e scolpiva, una zia che mi aveva iscritta a una scuola di danza, e trascorrevo ore a guardare programmi TV degli anni ’70, in cui potevo ammirare grandissimi attori italiani nei famosi “teleromanzi”. Durante l’adolescenza ho iniziato a fare programmi radiofonici e televisivi nelle emittenti locali, e ho sentito fortemente il desiderio di affermarmi nel mondo dello spettacolo. Intorno ai 18 anni ho capito che quella sarebbe stata la mia strada, e mi sono impegnata affinché potesse diventare la mia attività quotidiana.

So che al momento è presente in alcune serie televisive, quindi molti progetti televisivi e non solo. Ce ne può parlare?

Uno dei lavori più stimolanti e divertenti è sicuramente Sono Lillo 2, che potete vedere su Prime Video. Già solo durante il provino mi sono impegnata tantissimo perché volevo assolutamente farne parte. Stimo moltissimo Lillo Petrolo e tutti i suoi lavori teatrali, quindi lavorare insieme a lui è stato gratificante. Inoltre, qualche giorno fa ho girato le scene della quarta stagione di Imma Tataranni (interpreto la Passarelli, un’amica del liceo piuttosto pettegola). In TV mi potrete vedere anche su Canale 5 in Il Patriarca 2 di Claudio Amendola. E tanto altro arriverà nel 2025!

Ho letto che, oltre a essere attrice, è anche regista. In quale dei due ruoli si rivede di più?

La regia mi permette di sperimentare di più a livello creativo, anche se non disdegno la parte interpretativa, che mi dà l’opportunità di incontrare e studiare registi molto più noti di me. Ricordo con piacere un provino con Daniele Salvo, che mi ha dato la possibilità di cimentarmi in tre ruoli diversi. È stato affascinante lavorare con lui, che si occupa di progetti teatrali magnifici, e quel provino è stata un’esperienza davvero creativa.

Può darci qualche anticipazione sui suoi progetti futuri?

Ho ripreso i miei laboratori teatrali con bambini, ragazzi e adulti. Amo moltissimo i miei allievi, con i quali ho una relazione affettiva molto importante. Li accompagno nella preparazione dei provini, dei self-tape e dei passaggi più importanti della loro vita. Vederli crescere umanamente e professionalmente mi gratifica enormemente. Poi… per quanto riguarda cinema o altro, è sempre tutto un terno al lotto! Ho avuto un contatto molto interessante con Netflix, ma preferisco incrociare le dita e attendere.

Qual è il suo sogno nel cassetto?

Un grande sogno è lavorare con registi come Pedro Almodóvar o fare un film horror. Mi affidano sempre ruoli comici o brillanti, anche se ho avuto l’opportunità di cimentarmi in qualcosa di più drammatico. A gennaio sarò un’assassina… (non vi dico come e dove per ora), ma mi manca l’horror!

Che consiglio si sente di dare ai giovani che vogliono intraprendere la professione legata al mondo dell’arte, della recitazione e dello spettacolo?

Potrà sembrare scontato, ma lo studio è l’unica arma per essere pronti. Studiate sempre, aggiornatevi, lavorate sulla vostra autostima e affidatevi a docenti che siano guide autentiche, non persone che sfruttano i vostri sogni. Questo è il consiglio che mi sento di dare.

Un saluto a Giuseppe Nappa, direttore di Occhio All’Artista Magazine
La ringrazio per la sua immensa disponibilità.

Giuseppe Nappa

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