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“Nati 2 volte” Stasera ANTEPRIMA AL CINEMA VITTORIA

NAPOLI. Sarà presentato stasera  alle ore 20.30 al cinema Vittoria in
via Piscicelli al Vomero “Nati 2 volte”, un film di Pierluigi Di Lallo,
che vede protagonisti Fabio Troiano, Euridice Axen e Marco Palvetti e
che vede, nel cast, Rosalinda Celentano, Daniela Giordano, Vittoria
Schisano, Riccardo Graziosi, Gabriele Cirilli, Umberto Smail, Nini
Salerno, Francesco Pannofino, Morena Gentile, Tiziana Di Tonno, Laura
D’Annibale, Eleonora Pieroni, Matteo Bompani, Diletta Laezza e Luigi
Imola. La pellicola è prodotta dalla napoletana “Green Film” di Manuela
Montella, Pasquale Fernicola e Salvatore Scarico. La sinossi: nel 1989
la famiglia Di Tullio, temendo il giudizio di una piccola cittadina
dalla mentalità provinciale e non riuscendo a comprendere i desideri
della loro figlia adolescente che vuole
cambiare sesso, decide di trasferirsi a Milano, una città che non li
conosce e soprattutto non li giudica. Lì, lontano dagli occhi di tutti i
suoi cari, Teresa intraprende quel lungo percorso che la porterà alla
transazione di genere “F to M” e a diventare Maurizio. Dopo venticinque
anni, Maurizio/Teresa che ormai ha una nuova vita in un’altra città, è
costretto a tornare al suo paese natale, a causa della morte della madre
Angela. Al suo ritorno, si scontrerà per l’ennesima volta quel passato
ingombrante mai dimenticato. «Nascere in un corpo che non senti tuo è un
dramma che interessa sempre più persone in Italia – afferma il regista
Di Lallo – inoltre, per i pochi fortunati che riescono – dopo sofferenze
fisiche e morali inenarrabili – a compiere la transizione verso il
genere a cui sentono di appartenere – come il protagonista Maurizio – il
calvario non è finito: c’è da affrontare il pregiudizio della gente,
l’arretratezza burocratica di uno Stato che non ha ancora varato una
normativa esaustiva che li tuteli, ma soprattutto ci sono da superare i
fantasmi delle proprie insicurezze, dovute alle scorie di una vita
passata a nascondersi dai risolini e dalla violenza non solo verbale
delle persone che sono loro più vicine. A me interessa soprattutto
indagare questa zona d’ombra, perché mi sembra facilmente assimilabile
all’esperienza spicciola di ogni essere umano: la paura dell’altrui
giudizio che spinge a fare o dire cose che poi si ritorcono contro; la
scelta di rimanere nell’ambiguità per timore di come gli altri possano
reagire alla verità. E ho scelto di farlo con i mezzi della commedia
perché ritengo che le più grandi verità acquistino maggiore rilievo se
dette con un sorriso. “Ridentem dicere verum” scriveva il poeta Orazio.
“Nati 2 volte” farà ridere, emozionare, riflettere. E mi auguro che
possa aprire uno spazio di discussione libero da pregiudizi di sorta
sull’odissea quotidiana a cui è sottoposto un transgender nel nostro paese».

Comunicato Stampa

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