Il Teatro Eduardo De Filippo di Arzano, diretto da Roberta Stravino, è da sempre attento ad ogni forma espressiva teatrale, ospitando spettacoli che vanno dalla prosa alla danza, dall’animazione alla musica. Seguendo questo spirito, mercoledì 6 novembre andrà in scena il secondo spettacolo della nuova edizione di Tracce dinamiche, la rassegna di teatro d’innovazione e sperimentale con la direzione artistica di Ettore Nigro e la collaborazione di Piccola Città Teatro. L’iniziativa è riconosciuta dal Ministero della Cultura.
Il biglietto intero a spettacolo è 12 euro e il ridotto under 25 e over 65 è 8 euro. È possibile acquistare i bigliettipresso il botteghino del teatro o con prevendita su Etes.
Mercoledì 6 novembre, alle ore 21, debutterà inprima nazionale di “Lettere di corsa. Elisabetta e il suo pirata” scritto e diretto da Franco Nappi, che è anche in scena con Chiara Vitiello. Lo spettacolotrasporta il pubblico nel cuore del XVI secolo, un’epoca di esplorazioni audaci, intrighi politici e lotte per il potere. Attraverso un’immaginaria corrispondenza epistolare tra la Regina Elisabetta I d’Inghilterra e il leggendario pirata e corsaro Sir Francis Drake, vengono raccontate storie di coraggio, ambizione e fedeltà. Gli incontri e il carteggio tra i due protagonisti rivelano non solo i grandi eventi storici, come la sconfitta dell’Invincibile Armada spagnola e le spedizioni di Drake nei nuovi mondi, ma anche la complessa rete di emozioni, dubbi e lealtà che legava questi due personaggi. Con un intreccio che mescola fatti storici e una narrazione poetica, lo spettacolo mette in luce il rapporto unico tra una sovrana e il suo corsaro, due anime diverse unite dall’amore per il proprio paese e dalla sete di avventura.
Drake, lontano dalle coste britanniche, trova nella corrispondenza con Elisabetta un legame con la sua patria, mentre la regina, circondata da cortigiani e intrighi, scopre nel corsaro un confidente inaspettato. Le parole scritte e i loro dialoghi diventano una finestra sul mondo interno dei protagonisti, rivelando la loro vulnerabilità e la loro grandezza. “Lettere di corsa” è un viaggio attraverso le pagine della storia di un’epoca gloriosa e tumultuosa, un omaggio a due figure iconiche che hanno plasmato il destino dell’Inghilterra, la storia di due anime sole straordinariamente diverse e, allo stesso tempo, straordinariamente simili.
Come dichiara il regista «Abbiamo scelto di raccontare questa storia perché a volte la realtà, così come la storia stessa, presentano delle lacune. E da sempre, uno dei compiti del teatro è colmare i vuoti con l’immaginazione. Così come ci invita a fare William Shakespeare, contemporaneo dei nostri protagonisti, nel celebre prologo dell’Enrico V: Supplite voi, col vostro pensiero, alle nostre carenze: dividete ogni singolo uomo in mille unità, così creando armate immaginarie. Pensate, se vi parliam di cavalli, di vederli voi stessi calcare i lor fieri zoccoli nella terra amica; è alla vostra mente che spetta ora equipaggiare i sovrani e condurli per ogni dove, bruciando i tempi e condensando gli eventi di molti anni in un voltar di clessidra. Dunque, due attori e una scena spoglia, o quasi. Pochi gli elementi a disposizione, che appariranno progressivamente nel corso della messa in scena, come ricordi che prendono forma. Tutti gli elementi scenici sono realizzati in carta a rappresentare la fragilità e la mutevolezza del tempo e della memoria. Oggetti che, come frammenti di memoria, diventano strumenti narrativi: lettere e pergamene, che si trasformano in mappe, bandiere, vele di una nave, una corona. Due sedute, che a loro volta, diventeranno trono, barile, un ponte, uno scrittoio. Le candele, con la loro luce tremula, a tratti trasporteranno la storia in un’epoca di scrittura e riflessione notturna, intima. I protagonisti, intenti in azioni quotidiane, daranno vita a un ritmo che intreccia la routine con la narrazione epistolare: Elisabetta scriverà, attenderà, si muoverà lentamente nel suo studio, si preparerà ad incontri ufficiali. Drake navigherà, preparerà mappe, affilerà armi, osserverà l’orizzonte. Due mondi paralleli che si incroceranno durante i loro incontri e i loro dialoghi brillanti, irriverenti, veri. Il palco si trasforma in un luogo dove il passato incontra il presente, dove la storia è ricostruita non solo attraverso i fatti, ma attraverso le emozioni dei suoi protagonisti. Un viaggio che celebra l’incontro tra una sovrana e un avventuriero, due anime solitarie capaci di conquistare il mondo, quello vecchio e quello nuovo».
Comunicato Stampa