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Stefania Miro una grande artista Ceramista e Scultrice da tenere d’Occhio.

Notata la sua grande arte con la ceramica decidiamo di farle un’intervista.
Una bella chiacchierata con l’artista.
Inoltre la ringraziamo per il dono che ha riservato per il nostro quotidiano on line, già visibile suoi nostri social.

Ecco la nostra chiacchierata;


Come e quando inizia la tua passione artistica? E quando poi diventa un lavoro vero e proprio?

Da quando ho cominciato a camminare si può dire…i miei genitori hanno sempre stimolato la mia fantasia, mi hanno seguito e insegnato a recuperare i materiali senza buttare via niente: tutto si può riutilizzare e può essere adatto alla costruzione di un nuovo progetto. Mamma mi mostrava (in tenera età) come fare i mobiletti per le barbie con le scatoline del tè: cucina, forno, frigo…papà (militare) riusciva ad aggiustare di tutto trasformandosi all’occorrenza in elettricista, idraulico, falegname. Pensa che il posto in cui preferisco stare è “il ferramenta”, ci passerei le ore. Ho coltivato varie passioni nel tempo e più creo, più mi diverto…ma la ceramica è al primo posto nel mio cuore, in realtà è un hobby anche se si potrebbe definire lavoro perché impegna la maggior parte delle mie giornate.

In cosa consiste la tua arte e quali sono i materiali che utilizzi per eseguirla?

Ti accennavo della ceramica, quindi l’argilla come materia prima, ma dò libero sfogo al mio ingegno con la scultura, la pittura, la fotografia, la scrittura, la tessitura, insomma non mi accontento e cerco di imparare sperimentando il più possibile: sono iperattiva e il cervello mi consuma se non gli trovo qualcosa da fare.

Hai una fonte di ispirazione?

Mi ispira la vita e i buoni sentimenti, l’amore in primis, il mio paese, il paese in cui sono cresciuta, Partenope, la Sirena, il Vesuvio, Pulcinella. Esterno tutto ciò che sento, le cose felici e soprattutto quelle dolorose che formano il nostro carattere e la nostra personalità. Mi lascio ispirare da me stessa, cercando di aprire tutte le porte delle immense stanze di cui siamo dotati tutti…e cerco incessantemente di scoprire i significati nascosti che emergono dal nostro profondo. Perciò ho creato “Le Stanze di Pulcinella” un luogo-pensatorio della nostra anima perché Pulcinella ci rappresenta tutti. E così “La Pulci-tazzina” col coperchio a forma di Vesuvio da cui fuoriescono i caldi fumi del caffè, essendo aperto sulla sommità. “Le Barche” sinonimo di viaggio, sempre quello interiore: l’introspettività e l’equilibrio caratterizzano la mia ricerca.Sto spaziando anche su temi religiosi e sto creando dei pezzi che riprendono i famosi ritrovamenti di Suessula che racchiudono la storia del nostro territorio, ma è ancora presto per parlarne.


Chi vuole mettersi in contatto con te come può farlo?
-Visitando e seguendo “Partenope innamorata” la mia pagina facebook (e il mio logo).


Un tuo sogno nel cassetto?

Un luogo dove creare ed esporre la mia arte senza restrizioni.

E che consiglio dai  a chi come te vuole intraprendere l’arte dell’artigianato fatto a mano?


Di credere in se stesso, perché è una strada difficile da intraprendere, nessuno ti regala niente, quindi devi ritagliarti il tuo spazio e starci bene. la passione ti spinge ad andare avanti anche senza riscontri e partire da se stessi e il primo passo che ci incanala verso un risultato soddisfacente.

Giuseppe Nappa

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