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“Anime bianche” “Vi racconto mio padre, una morte bianca ancora in cerca di giustizia”. Nando Misuraca presenta alla Camera dei Deputati il videoclip realizzato con la CGIL.

 

“Vi racconto mio padre, una morte bianca ancora in cerca di giustizia”. Chi parla e canta è Nando Misuraca, un cantautore e produttore discografico di 38 anni, figlio di Bruno Misuraca, un geometra deceduto sul lavoro il 5 maggio del 1999 all’età di 53 anni nel crollo di un cortile nello storico quartiere Materdei a Napoli.

 

Il musicista napoletano dedica al padre Bruno ed a tutti i caduti sul lavoro il nuovo singolo intitolato “Anime bianche”. Il videoclip della canzone è stato realizzato dall’etichetta indipendente Suono Libero Music con il contributo della CGIL Fillea. L’opera-progetto è stata presentata a Roma presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, martedì 19 febbraio alle ore 11. Presenti la deputata Pd Stefania PezzopaneErmira Behri, segretaria nazionale Cgil Fillea, e Altero Frigerio, direttore di Radio Articolo 1.

“Voglio raccontare la storia di mio padre – dice Misuraca – per ricordare tutte le morti bianche rimaste per troppo tempo nell’ombra. Ogni anno in Italia sono circa 150 le vittime sui cantieri e con loro, ad essere stravolte, sono le vite delle loro famiglie, esattamente come è successo alla mia. Uno tsunami che ti cambia la vita per sempre”.”Vi racconto mio padre, una morte bianca ancora in cerca di giustizia”. Chi parla e canta è Nando Misuraca, un cantautore e produttore discografico di 38 anni, figlio di Bruno Misuraca, un geometra deceduto sul lavoro il 5 maggio del 1999 all’età di 53 anni nel crollo di un cortile nello storico quartiere Materdei a Napoli. Il musicista napoletano dedica al padre Bruno ed a tutti i caduti sul lavoro il nuovo singolo intitolato “Anime bianche”. Il videoclip della canzone è stato realizzato dall’etichetta indipendente Suono Libero Music con il contributo della CGIL Fillea. L’opera-progetto è stata presentata a Roma presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, martedì 19 febbraio alle ore 11. Presenti la deputata Pd Stefania PezzopaneErmira Behri, segretaria nazionale Cgil Fillea, e Altero Frigerio, direttore di Radio Articolo 1.

“Voglio raccontare la storia di mio padre – dice Misuraca – per ricordare tutte le morti bianche rimaste per troppo tempo nell’ombra. Ogni anno in Italia sono circa 150 le vittime sui cantieri e con loro, ad essere stravolte, sono le vite delle loro famiglie, esattamente come è successo alla mia. Uno tsunami che ti cambia la vita per sempre”. “Quella di sostenere questo progetto della Cgil e, più in generale, l’impegno contro le morti sul lavoro – afferma in una nota Stefania Pezzopane – è una scelta di campo. Ancor di più qui a Montecitorio, il luogo di produzione delle leggi e delle norme che possono decidere il destino di migliaia di persone. Ed occorre riconoscere che, ancora oggi, uno Stato che vede morire i suoi cittadini vuol dire che non ha ancora raggiunto adeguati livelli di libertà, giustizia e democrazia. Quella che racconta Nando Misuraca è una storia dolorosa e drammatica ed è per me un onore stargli al fianco. E’ una storia simbolo e, come spesso accade, i buoni progetti hanno anche bisogno di simboli per essere in grado di raggiungere i propri obiettivi e finalità. Da questo punto di vista, il mio ringraziamento va alla Cgil che di questa battaglia ha sempre fatto un punto centrale”.

“Abbiamo abbracciato subito con grande entusiasmo il progetto di Nando, portandolo al nostro Congresso nazionale svolto a dicembre a Napoli, dove Anime Bianche ha ricevuto dalla platea dei nostri 600 delegati una commossa standing ovation – ha raccontato la segretaria nazionale della Fillea, la categoria degli edili della Cgil nazionale -. Quel giorno ci siamo presi un impegno, quello di di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per portare il progetto sul palco del Primo Maggio, perchè lo merita Nando e perchè quella piazza unica al mondo è capace di lanciare messaggi importanti ai giovani attraverso la musica, la testimonianza, l’impegno in difesa dei diritti, della vita, della dignità di chi lavora”.

Una vicenda drammatica quella del geometra Bruno Misuraca. Era stato inghiottito in una cavità di circa 30 metri apertasi sotto i suoi piedi dal cortile di uno stabile a cui non erano state fatte le dovute bonifiche del sottosuolo, reso friabile dalle continue piogge di quei giorni.

Tre furono i condannati: la ditta Leime nella persona del titolare Vincenzo Migliore, l’Architetto Luigi Russo (direttore dei lavori) ed il ragioniere Paolo Sansone (amministratore del condominio di Vico Santa Maria della Purità numero 44).

Per loro, condanna di un anno e mezzo di reclusione ed una provvisionale di 100 mila euro mai corrisposta ai familiari, grazie ad un incredibile reticolo di “scatole cinesi” abilmente tessuto dalla ditta e per la fittizia nullatenenza degli altri due condannati, condito con la solita burocrazia, tutta italiana, fatta di rinvii ed attese lunghissime.

Misuraca racconta: “abbiamo speso oltre 50 mila euro per ottenere giustizia per mio padre e, ad oggi, nonostante le condanne non abbiamo ricevuto nessun risarcimento. Ma non è l’aspetto economico l’elemento più assurdo e grottesco della sua storia, purtroppo comune a tanti altri caduti sul lavoro. E’ la totale assenza dello Stato, delle Istituzioni. Dopo le prime dichiarazioni di circostanza e le promesse fatte “a caldo”, segue inevitabilmente l’oblio, l’indifferenza e l’abbandono a se stessi. I caduti sul lavoro sembrano morti di serie B, rispetto ad altre vittime come quelle delle vittime di mafia o dei militari (che sono un po’ più tutelate), a cui va ovviamente la mia forte vicinanza, ma bisogna ricordare che anche le vittime del lavoro hanno figli, mogli, fratellila cui vita cambia per sempre e che rimangono totalmente abbandonati a se stessi”.

E l’artista continua così: “Le “morti bianche” sono un problema molto serio su cui lo Stato italiano deve concentrarsi e fare chiarezza, punendo duramente i colpevoli, ma soprattutto garantendo alle famiglie dei caduti sul lavoro, un sostegno ed una vicinanza reale per un futuro migliore. Il silenzio assordante delle Istituzioni e l’abbandono a cui sono destinate le famiglie dei caduti sul non sono degni di un paese civile.”.

La canzone “Anime bianche” segue il singolo “Mehari Verde”, dedicato al giornalista Giancarlo Siani e presentato al “Premio Elsa Morante” all’Auditorium Rai. Entrambe le canzoni saranno inserite nell’album “Inconsapevoli eroi” di prossima uscita. Il videoclip è diretto dal film-maker Claudio D’Avascio e vede la partecipazione dell’attrice Valeria Frallicciardi e degli esordienti Luigi ed Antimo Segreto.

 

Comunicato Stampa

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