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Grande successo per “L’oro di Napoli” alla Casa della Musica Federico I. La recensione.

L’ opera di Marotta  “L’ oro di Napoli” è tornata in teatro, previsto dal 1 al 6 gennaio, replica fino al 13, grazie alla regia di Nello Mascia e alla particolare riscrittura di Manlio Santanelli.

La trama , che tutti conosciamo è quella del lavoro cinematografico di De Sica. Una trama, grazie allo stile ironico e dissacrante dell’autore, personalizzata da Santanelli con simpatici sketch come “La guerra dei panni” o la “guerra tra le due Madonne” tra le due vicine di casa.

Un lavoro ben fatto, con nomi celebri del panorama artistico napoletano.

Il testo sottolinea i pregi e i difetti di questa città lazzariata, che ha sempre avuto la capacità di rialzarsi dopo una caduta attraverso il dono della sua infinita “pazienza” che rappresenta l’oro di Napoli. La trama si sviluppa sotto forma di “Carosello musicale”in un intreccio di amori, inganni, tradimenti…  Ci troviamo di fronte a uno spettacolo traboccante di entusiasmo e alta professionalità, sia per la compagnia di “attori indipendenti” di primissima qualità, sia per l’ottima regia, sia per l’originalità della scrittura  di Manlio Santanelli . In questo riallestimento, che resta sempre molto fedele alla versione cinematografica ha acquistato quel qualcosa in più.

Ricordiamo il cast composto da Ciro Capano (Don Carmine il prepotente), Giovanni Mauriello (Don Saverio il pazzariello), Gianni Ferreri (il pizzaiolo tradito dalla moglie), Rossella Amato ( Sofia la moglie del pizzaiolo che lo tradisce con il Marchesino), Gigi Savoia (Don Ersilio colui che vende la sua saggezza), Cloris Brosca (Donna Concetta la vedova), Rosaria De Cicco (Donna Rosaria), Nello Mascia (Don Peppino il guardaporta), Giancarlo  Cosentino (il vedovo inconsolabile Don Criscuolo ),Roberto Azzurro (il marchese giocatore incallito), Matteo Mauriello (Don Aurelio e l’innamorato che vuole vendetta), Massimo Masiello (Don Salvatore e il Marchesino,l’ amante di Donna Sofia), Antonio D’Avino, Roberto Mascia.

 

Le scene sono affidate a Raffaele Di Florio, i costumi sono di Annalisa Ciaramella.

Bravissimo Ciccio Merolla che hanno accompagnato con le sue note le voci degli artisti, in particolare quella di Massimo Masiello che ha cantato “Mare verde”, “Torna maggio”, Ciro Capano  ha interpretato come sempre con tanta bravura “O’ cinematografo”.

Uno spettacolo che guarda ad una Napoli con amore e ironia,  anche se è una Napoli che come dice l’autore “sorride sempre di meno”.

 

La Redazione

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