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Mirea Flavia Stellato: “Siate felici e trasformate i vostri sogni in progetti…”

Una delle più giovani giornaliste pubbliciste…la sua carriera inizia così… con un’intervista “improvvisa” ad Albano. Bella, simpatica e solare… un incontro con Vincenzo Salemme ad una conferenza stampa le ha poi cambiato la vita…Da giornalista ad attrice… Stiamo parlando di Mirea Flavia Stellato…

Noi della Redazione di Occhio All’Artista Magazine vogliamo raccontarla così…

 

Mirea Flavia Stellato, la tua carriera nel mondo dello spettacolo inizia come giornalista… da dove nasce questa passione?

All’esame di licenza media, incoraggiata da una professoressa, portai una video-scheda sulle Quattro Giornate di Napoli. Durante l’estate andai a Padova a trovare mio fratello che girava dei servizi… una mattina lui mi disse: “ma allora tu vuoi fare la giornalista? allora prendi il microfono, lì ci sta Albano… intervistarlo!!!”. Mi sentii gelare, dei tecnici mi guardavano incuriositi e divertiti… ma in un impeto di follia decisi di lanciarmi.

Poi hai fatto anche Radio… raccontaci le tue esperienze come intervistatrice… e soprattutto della tua esperienza a Sanremo come inviata.

Diciamo che io ho iniziato a fare gavetta seguendo la strada solita, tradizionale, cioè intervista-montaggio-messa in onda.  Mio fratello mandava in onda i miei servizi su una ventina di emittenti in tutta Italia e un giorno, con alcuni amici di Radio Amore Campania, decidemmo di portare in radio la nostra striscia televisiva (Fiesta TV), nacquecosì Fiesta Loca, che andava in onda registrata. Cominciai anche a partecipare a reportage all’estero per paesi di lingua anglofona. Come si dice…”gli esami non finiscono mai!”. La Radio mi chiese di partecipare ad un programma sportivo (Amore Azzurro), questa volta però in diretta. Subito pensai “Aiutoooo!!! La diretta… in due anni chi l’aveva mai incontrata!!!” E fu così che ricevetti il “battesimo del fuoco”. Se non era improvvisata (come l’intervista, sul Frecciarossa per Milano, a Marco Della Noce) io l’intervista me la preparavo. Leggevo un po’ di biografie, un po’ di gossip, ma tutto in maniera concitata e ansiogena. Infatti ho imparato quasi subito una cosa fondamentale: “il tempo è un nemico da affrontare, da combattere con tutte le forze”. È un vortice, non ti fermi e vai sempre avanti perché qualcosa ti spinge… non sai cosa, ma tu vai avanti e sorridi. Come accadeva a Sanremo. Praticamente non si dormiva mai. Alle 4 del mattino mandavo le clip delle interviste a mio fratello a Padova, poi doccia, uno sguardo al programma del giorno successivo e finalmente ci si poggiava un po’ sul letto. Ma alle 7 del mattino suonava la tromba (la sveglia col motivo della carica del 7° cavalleggeri). Riprendi in mano il programma, qualche telefonata ad amici giornalisti e giù a fare colazione mentre leggevi i giornali. Poi subito alla sala stampa, un po’ in giro tra bar e alberghi, per “beccare” qualche personaggio… interviste… poi un panino mentre guardi un po’ di televisione e nel pomeriggio qualche cocktail al quale partecipa sempre “qualcuno”. Poi all’ingresso di servizio dell’Ariston (di qua devono passare!) con una folla di colleghi e cameramen. Poi di corsa all’ingresso di Casa Sanremo, dove ad una certa ora passava sempre una bellissima “processione”. Finalmente seduti a guardare il Festival nella hall (ma ogni tanto accadeva qualcosa che ti faceva scattare). A fine Festival ci si fiondava di nuovo all’entrata di Casa Sanremo… altra “processione”, altre interviste. Poi in giro per bar e party, non mancano mai gli incontri fortunati. Alle 4 si tornava poi a casa…

 

 

Come hai deciso di iniziare a recitare?

Io non ho mai deciso di recitare. Tutto è cominciato con la prima di “Baciato dalla Fortuna” . Io andai al Med per intervistare Salemme e lui, quando mi vide, sgranò gli occhi, mi sorrise e disse: “ma tu che ci fai qua? Ci puoi stare? Quanti anni hai?”
Poi durante l’intervista mi disse “io ‘a vulesse na figlia comm’a tte”. Da allora nacque una bellissima amicizia. Ho intervistato Salemme altre volte, sono andata a qualche suo spettacolo, ci siamo rivisti, salutati… Alla fine dell’estate 2015 fui chiamata a casa sua, io mi preoccupavo perché non avevo l’operatore, ma lui disse “non c’è bisogno dell’operatore, leggi un po’ queste battute… ok va bene. La vuoi la parte?” Era il film “Se Mi Lasci Non Vale”. Così, il giorno di San Gennaro a Pozzuoli, io girai la mia prima scena. Quell’incontro, di 4 anni prima, mi aveva cambiato la vita.

Ormai tutti ti ricordano in “Una festa esagerata” con Vincenzo Salemme… prima a teatro… cosa hai provato quando hai saputo che avresti interpretato la figlia di Salemme?

Due anni di tournée e un grande risconto sia mediatico che di pubblico…
Dopo l’uscita del film “Se Mi Lasci Non Vale” io ero al settimo cielo. Andai a Roma, alla prima del film per girare il sevizio (e c’ero anche io nel film! )
Dopo l’intervista, Salemme mi chiese se volessi fare teatro con lui. Prima di rispondere cercai subito una sedia. Alla prima lettura del copione seppi che ero la figlia… e mi stava scoppiando il cuore!! Dopo l’immensa felicità… il terrore: “e se non dovessi essere all’altezza? E se… e se…”. Un sacco di se mi soffocavano…Ma poi sembra che sia andata abbastanza bene, la mia sufficienza me la sono presa.

La tua reazione quando “Una festa esagerata” sarebbe diventato un film per il grande schermo?

Che la commedia stesse andando bene si è capito fin dal primo anno di tournée e Vincenzo ha cominciato a dirci “mi stanno chiedendo il film”. Quando siamo entrati nel secondo anno abbiamo dovuto fare una pausa proprio per la presentazione del film. La conferma è venuta nel periodo conclusivo della tournée. Io e i miei compagni restavamo entusiasmati alla fine di ogni replica. Non solo la commedia è bella e strutturata bene… ma è Vincenzo che ha una carica di simpatia e di empatia fuori dal comune. Sicuramente la Compagnia ci ha messo del suo, professionalità e grande bravura (sono tutti professionisti tranne me che ho cominciato da un anno e mezzo). È andata benissimo, più che bene, siamo tutti felici e soddisfatti… mi sembra un sogno!!!

Dove ti vedremo prossimamente?

So che Vincenzo sta preparando una nuova commedia. Dove mi vedrete? Innanzitutto spero tanto che mi vedrete, perché se mi vedrete vuol dire che ci sarò anch’io!!! E spero tanto che mi vedrete con Vincenzo… spero tanto che lui mi tenga in considerazione… Comunque mi dedicherò a miei interessi, hobby , lavori, passioni… insomma ci vediamo in giro.

Un tuo saluto personale ai lettori di Occhio All’Artista Magazine.

Ragazzi, siate felici, trasformate i vostri sogni in progetti e… teneteli d’occhio… sempre.
Un bacio a tutti, ciao.

 

Alessandra Vergara

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