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Veronica Pivetti In Viktor und Viktoria. La Recensione

Al teatro Augusteo di Napoli fino a domenica 29 aprile la storia già portata sul grande schermo e ora riscritta da Giovanna Gra e diretta da Emanuele Gamba con le scene di Alessandro Chiti

 

 

di Alessandra Vergara

 

Partiamo dalla trama…Una donna che si finge uomo, che però si finge donna…

Ci troviamo a Berlino negli ultimi anni della Repubblica di Weimar e alla vigilia della salita al potere di Hitler. Susanne (interpretata dalla bravissima Veronica Pivetti) è una cantante- attrice in cerca di lavoro in una Berlino fredda e scura, lei stanca e affamata si imbatte in Vito Esposito, anche lui un attore e anche lui affamato e malato, emigrato da Napoli, che le offre un tetto e un lavoro da attrice…beh in realtà da attore che si finge attrice per lavorare, sembra quasi uno scioglilingua. Ma in realtà è solo per “accontentare” i gusti del momento (fingersi uomo per esibirsi al cabaret in abiti femminili).

 

Inizia da qui la storia di Viktor und Viktoria. Un travolgente successo, un vero e proprio gioco di seduzione che riesce a catturare anche il conte von Stein, donnaiolo incallito, entrando in crisi. Come sia potuto succedere? Uno come lui, un donnaiolo, come possa essersi innamorato di un uomo? Ma alla fine sappiamo tutti come andrà a finire.

Stiamo parlando di un film molto amato all’epoca. Come dimenticare «Victor Victoria» di Blake Edwards con l’indimenticabile Julie Andrews. Quel film proveniva da una pellicola tedesca del 1934 scritta da Hans Hömsburg e diretta da Reinhold Schunzel.

Questa pièce teatrale «Viktor und Viktoria», è riscritta da Giovanna Gra, diretta da Emanuele Gamba.

Stupefacenti le scene a pannelli girevoli di Alessandro Chiti. Costumi di Valter Azzini e le luci di Alessandro Verazzi.

Ovviamente nei ruoli principali ci sono Veronica Pivetti, Giorgio Lupano e Yari Gugliucci.  Uno spettacolo “luccicoso”, proprio da cabaret. Inizia in una Berlino fredda e scura per poi convertirsi a Grand Hotel con paillettes e grandi abiti.

Una  versatile Veronica Pivetti  che  passa da una donna buffa, affamata che odia l’amore, ad un uomo elegante e raffinato, per poi ritornare di nuovo donna, ma questa volta innamorata del conte. Inaspettate le doti da cantante con gli arrangiamenti di Maurizio Abeni. Accanto a lei Yari Gugliucci nei panni di Vito Esposito, Lupano fa il bel tenebroso nelle vesti del conte von Stein .Ci sono ancora Pia Engleberth nella parte dell’impresaria, Roberta Cartocci come la sciocca, biondissima, ma allo stesso tempo appetibile ballerina di fila di cui si è innamorato Vito, Nicola Sorrenti nel ruolo dell’attrezzista Gerhardt,anche loro hanno reso la rappresentazione magica.

Una pièce da non perdere per gli amanti del Teatro, fino a domenica 29 aprile all’Augusteo.

 

 

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