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Edda Cioffi: “ora vorrei un programma tutto mio sul mistero e l’ignoto”.

Edda Cioffi eleganza, professionalità e bellezza. Lavora in diversi campi, tra scuola, psicoterapia e spettacolo. Una donna a favore della società.

Come e quando inizia la tua carriera nello spettacolo?

La mia carriera nello spettacolo, premesso che per me non è un lavoro ma un hobby che ovviamente affronto con dedizione, è cominciata a 18 anni dopo il mio diploma in danza classica  e moderna  ho vinto una serie di concorsi di bellezza nazionali. 
Da lì sono stata notata soprattutto per la mia capacità dialettica e subito dopo ho iniziato a condurre trasmissioni radiofoniche e televisive, ovviamente parallelamente agli studi universitari che mi hanno poi concesso di diventare psicologa e professoressa.


Oltre allo spettacolo Edda Cioffi è anche un’insegnante, una psicologa una professionista in un campo anche delicato. Ce ne parli? 

Il mio lavoro è la mia vita! Essere docente significa formare, educare ed istruire giovani menti ad un pensiero aperto e divergente ( cosa complessa ma anche affascinante). Sono anche una psicologa con specializzazione in psicoterapia sistemico relazionale e mi occupo in particolare di terapie famigliari e di coppia. I ruoli di psicologo e professoressa, sebbene entrambe importanti, sono distinti ma funzionalmente complementari. Entrambi mi danno la possibilità di lavoro in diversi campi, dandomi così una visione aerea e di insieme dei diversi sistemi, assetti e situazioni.

Si è tenuto il premio “Insieme nel Sociale” presso la Biblioteca di Villa Bruno condotto da te. Come nasce l’idea e l’evento?

Conosco la mia collega terapeuta Maria Zeccato da dieci anni e provo per lei una stima immensa. Oltre ad essere una brava terapeuta è anche un’ottima scrittrice e quando mi ha parlato della volontà di voler presentare il suo libro le ho proposto di creare un doppio evento. Un evento che avesse come coda la premiazione di associazioni e personaggi soprattutto nel settore giornalistico e che si sono distinti nel sociale . Ci siamo confrontate in maniera costruttiva e siamo molto soddisfatte di aver creato un evento che rispettasse la nostra personalità, così diversa ma complementare. È stata una sfida che crediamo di aver vinto.


Sei anche mamma e moglie… come si divide e gestisce Edda? 

Io dico sempre che non si vince da soli. Essere mamma, moglie e lavoratrice significa avere una rete che ti supporti. La mia famiglia è un lavoro di squadra dove tutti sono indispensabili e fondamentali! Vivere intorno a me non è semplice ma almeno non ci si annoia mai!!

Un tuo sogno nel cassetto? 

Sogno di essere felice come lo sono ora,  ma soprattutto mi auguro salute e serenità soprattutto per mio figlio Noah! Questo è il mio più grande desiderio. Sembra banale ma non lo è per me.


Progetti Futuri?

Ho fatto tante cose,  condotto a teatro, in radio, in tv… spaziando dai programmi di medicina a quelli di moda,  ora vorrei un programma tutto mio sul mistero e l’ignoto. È un ambito che mi affascina molto e dopo una formazione in medicina tradizionale cinese ho selezionato professionisti del settore da intervistare in questo mio prossimo programma.

 
Un tuo personale saluto ai lettori di Occhio All’artista Magazine.

Un saluto a tutti i lettori di Occhio all’Artista Magazine ed in particolare al direttore che sa con eleganza e professionalità rendere unico ogni articolo sempre pregno di contenuti e emotività. Complimenti davvero.

Giuseppe Nappa 

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