“ PASSIONI SENZA FINE” 10 ANNI DEL RADIODRAMMA SUL WEB DIVENTATO UN FENOMENO SOCIALE

IDEATO, DIRETTO E PRODOTTO DA GIUSEPPE COSSENTINO, LA LUNGA SERIALITA’ SUL WEB FESTEGGIA UN DECENNIO DI TRADIMENTI, INTRIGHI E AMORI IMPOSSIBILI

“Passioni Senza fine”, tratto dal un soggetto originale di Giuseppe Cossentino, pioniere di una nuova forma di spettacolo.

Cossentino, sceneggiatore, regista e produttore  è l’artefice di aver riportato agli albori, il nuovo radiodramma sul web, in formato di soap opera a puntate che in 10 anni hanno conquistato consensi di pubblico e critica.

Tradizione e innovazione si incontrano e “ Passioni Senza fine” in poco tempo diventa un fenomeno sociale.

Ma che cos’è il radiodramma? Il radiodramma  è un genere di fiction radiofonica in cui la voce degli attori, la musica e gli effetti sonori costruiscono un intreccio narrativo originale. La sua origine e il suo sviluppo sono intimamente legati alla nascita e all’evolversi delle tecniche di registrazione sonora. Il registratore audio si è imposto a livello professionale nei primi anni Cinquanta. I programmi radiofonici, in precedenza trasmessi solo in diretta, si fecero più raffinati. Inoltre divenne più facile la loro conservazione nel tempo (prima si doveva incidere su dischi di vinile).

Fin dai primi tempi, i programmi radiofonici attinsero al patrimonio teatrale, trasmettendo drammi, tragedie e commedie. In seguito, oltre al teatro radiotrasmesso, si cominciarono a produrre anche sceneggiature originali per la radio. Il primo r. della storia è Danger (Gran Bretagna, 1924): ambientato nel buio di una miniera, dove alcuni minatori sono rimasti intrappolati, questo dramma esprime bene le potenzialità del mezzo radiofonico. Proprio perché fa a meno dell’immagine, si dimostra capace di suscitare emozioni stimolando l’immaginazione di chi ascolta.

Nata il 28 Febbraio 2011 la serie nei suoi 10 anni di messa in onda ha raccontato vite e amori della Napoli bene e la lotta senza esclusioni di colpi delle famiglie di imprenditori farmaceutici  De Santis e Marasco.
Il tutto costruito su un architrave di una storia d’amore impossibile che faccia appassiona e sognare l’ascoltatore.
Insomma 10 anni di successi,  una storia, un sogno senza fine che conquistato il cuore degli ascoltatori.

E’ definita soap opera. Ma non c’è una una  precisa collocazione di genere. Non si può definire una telenovela ma molti elementi lo ricondurrebbero proprio a questo genere; le figure centrali ed emergenti, le protagoniste, sono donne; le peripezie ed il mondo narrato sottostanno ad un regime melodrammatico (destino, conflitti morali, contrapposizione del bene e del male). Il racconto segue una lineare evoluzione verso la chiusura definitiva ma la narrazione non si arresterà mai definitivamente.

Come al termine di una telenovela, tutto riprende a fluire intorno ad un nuovo evento o personaggio. E’ riuscito però a coniugare con successo la tradizione del melodramma con le regole ed i vincoli della lunga serialità.

Il riscontro è subito positivo, grazie all’accuratezza della sua esecuzione e alle storie avvincenti che propone.

Passioni Senza fine  ruota sul tema delle contrapposizioni, a partire già dal simbolismo cromatico del titolo. Il richiamo a quelle passioni irrefrenabili, coinvolgenti, agli amori impossibili che vanno contro tutto e tutti alla serie che ha un inizio e potrebbe non avere una fine e sottolinea l’ambivalenza dei contenuti che propone. Il tono melodrammatico è sottolineato dagli eccessi delle rappresentazioni: sventure, conflitti, amori, intrighi e misteri creano una miscela altamente coinvolgente sul piano emotivo e si rivela impegnativa per il pubblico, costretto di continuo ad operare scelte tra il bene ed il male.

Nel cast negli anni diversi attori di teatro, cinema, doppiaggio  e tv e nomi anche famosi  come Maria  Rosaria Virgili, Lorenzo Patanè, Emanuela Tittocchia,  Marco Cassini, Fabio Mazzari, Guia Jelo, Antonio Buonanno, Anna Calemme, Ivan Boragine, Noemi Gherrero, Nunzio Bellino, Patrizio Pelizzi, Giovanni Caso, Massimo Ferroni D’Andrea e Fabio Massimo Bonini.

La serie è anche fucina di nuovi talenti da tenere d’occhio l’attrice Eleonora Lentini che negli ultimi anni presta la voce all’eroina romantica Irene che ha conquistato il cuore degli ascoltatori e della critica.

Tante le tematiche spinose affrontate, lo stupro, il bullismo,  la violenza domestica, l’omosessualità, l’omofobia, la prostituzione, la pedofilia, il terrorismo  e all’inizio proprio della prima puntata della 10 stagione si affronterà anche il Covid19.

Tanti i premi e riconoscimenti negli anni tra cui la vittoria di diversi Oscar del web come miglior Web Soap e miglior sceneggiatura di serie drammatica, ai Rome Web Awards. Ricordiamo inoltre che  Giuseppe Cossentino è un Oscar del web.

La Redazione

 

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