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NUNZIO BELLINO CON SIMPATIA, EDUCAZIONE E ARTE NATURALE DIVENTA UN VERO PERSONAGGIO

Nunzio Bellino per Occhio All’Artista Magazine l’uomo elastico attore e personaggio ci concede una bella intervista per i nostri lettori e telespettatori.

 

Come e quando inizia la tua carriera artistica?

Ho avuto da sempre sin da piccolo, la passione per la recitazione. Pensa il mio mito era ed è tutt’oggi, il grande Eduardo De Filippo, tanto che alle medie ho portato una tesina proprio sul suo teatro.  Un capolavoro che ci invidiano tanto nel mondo.  Ho fatto animazione quindi in qualche modo sempre collegato al settore spettacolo.  Il cortometraggio “Elastic Heart”  che racconta la mia storia mi ha aperto le porte della popolarità, fino a diventare un personaggio e attore televisivo cambiando radicalmente la mia vita.

Hai una patologia rara di cosa si tratta puoi spiegarla ai nostri lettori e telespettatori?

Sono affetto  dalla Sindrome di Ehlers – Danlos, poco conosciuta e che colpisce una persona su mille. Si tratta di una patologia del tessuto connettivo che oltre a rendere la pelle “allungabile” riguarda, di riflesso, anche i muscoli, le articolazioni e gli organi interni, che sono più delicati. Pertanto chi ne soffre può avere dolori articolari e muscolari anche cronici e lussazioni frequenti. Le conseguenze di questa patologia rara sono emorragie interne fino a vari problemi cardiovascolari.    E’ da qui che nasce il cortometraggio “ Elastic Heart” che racconta la mia storia reale. Si comincia dai miei ricordi, dalla perdita di una persona cara (mia madre), alle delusioni, alle esperienze amorose sino alla sindrome che condiziona la mia vita.  Fino al bullismo subito per la stessa patologia. Ma consiglio vivamente di vederlo, alla prima proiezione le ragazzine e le signore piangevano! Ed anche io mi sono commosso!  La mia esperienza con il regista e scrittore Giuseppe Cossentino è stata un’esperienza fantastica, lui è un grande professionista che con la sua grande sensibilità è riuscito a tirare fuori il meglio di me.. L’idea con Cossentino nasce dai miei racconti che lo stesso ha assorbito come una spugna e con l’obiettivo di diffondere ad ampio raggio la conoscenza di questa patologia, in modo da aiutare anche la ricerca, visto che attualmente per questa sindrome, non esiste una cura definitiva.

Hai fatto di questa tua patologia la tua forza di questo ci complimentiamo ci dici il segreto?

Devo dire che la mia storia ha fatto il giro del mondo. Sono principalmente finito sulle cronache dei quotidiani nazionali dal Mattino, Repubblica, Corriere Della Sere e  Del Mezzogiorno, Il Messaggero, Leggo, poi sui rotocalchi nazionali per poi finire sulle testate giornalistiche web e quelle internazionali. Sono ancora scioccato e sorpreso da questo riscontro.  Non è facile portare in giro una tematica sociale che sfuma attraverso l’arte del cinema. Il cortometraggio ed io personalmente con lo stesso Giuseppe Cossentino, che credo sia uno degli sceneggiatori e registi migliori che abbiamo in Italia e su Napoli soprattutto abbiamo avuto diversi riconoscimenti e premi.  Due premi Oscar del Web,  due riconoscimenti sia dall’Accademia Internazionale Partenopea Federico II che dall’Accademia Universale Padre Pio e poi un riconoscimento con l’Alta Adesione del Presidente della Repubblica e dalla stampa online da parte del noto Salotto Culturale Tina Piccolo.   Credo che il segreto sia affrontare questo lavoro con professionalità, impegno, sacrificio e costanza. Nessuno purtroppo mi ha regalato niente. Con forza e credendoci siamo andati avanti anche conGiuseppe Cossentino ed eccoci qui che abbiamo portato Elastic Heart all’apice del successo come testimonia il fatto che sono stato ospite spesso in programmi tv, tra cui invitato da Eleonora Daniele  a Storie Italiane su Rai1 che mi ha voluto fortemente in qualità di personaggio simbolo nella lotta contro il bullismo e violenza.

Hai fatto un bel video spot per il COVID-19 e poi è arrivato un  altro cortometraggio  contro  il Femminicidio e la violenza sulle donne  ne parli?

Lo spot Covid19 La voce degli invisibili è stato girato durante i giorni della quarantena di Marzo. Mi sentivo oppresso, dalla situazione della Pandemia dovuta al Coronavirus che ancora oggi è un vero morbo che sta mettendo in ginocchio non solo le economie mondiali ma anche il livello psicologico delle persone. Volevo fare qualcosa nel mio piccolo per chi come me ha delle patologie e a causa Covid ancora una volta veniamo trattati come invisibili e per questo virus sconosciuto possiamo essere messi in pericolo. Allora ho chiamato GiuseppeCossentino che in in un solo giorno ha  partorito l’ idea della sceneggiatura ed abbiamo anche girato con le dovute precauzioni.  Quello della violenza sulle donne, invece dal titolo “Non Uccidermi” mi ha davvero divertito nel girarlo. Finalmente ho avuto un ruolo totalmente diverso, faccio il cattivo, l’ assassino, il pazzo. E’ stata una bella prova da attore. La sceneggiatura e la regia da parte di Giuseppe Cossentino è davvero bella ed originale. Lontana dai soliti luoghi comuni, per questo ho accettato e sposato il progetto ed anche per il tema forte. Un thriller psicologico che mi vede protagonista assoluto. Ed ha fatto tante visualizzazioni.

L’uomo elastico è il tuo personaggio ma ti senti più personaggio o attore oppure personaggioattore?

Ti dico la verità credo che l’uomo elastico sia piu’ un’etichetta dovuta alla mia caratteristica e alla mia popolarità dopo il successo di Elastic Heart. Mi fa molto piacere essere riconosciuto,  il mio essere “ famoso”  puo’ aiutare molto nel sociale ed essere d’esempio. E questo mi fa sentire bene.  Però, oggi mi sento piu’ un’artista, un attore. E come sai  per gli attori gli esami non finiscono mai… Però so che dall’altra c’è anche il peso del personaggio come figura di spicco, quindi non lo rinnego se la mia potente immagine televisiva  può essere utile per buone cause.

Tuoi progetti futuri?

Sono diventato editore del magazine online www.elasticmedianews.it  “elastic” dal mio essere elastico con la forte collaborazione di GiuseppeCossentino. Voglio raccontare la cultura e l’arte vera dei professionisti, ma dando spazio soprattutto alle storie, alle patologie e al sociale che come sai mi sta a cuore. Inoltre ho girato un cortometraggio internazionale l’anno scorso.  I lavori sono in via di definizione. Prossimamente uscirà…

Un consiglio che tu senti di dare a chi vuole intraprendere questo magico mondo dello spettacolo?

Bisogna avere il coraggio di credere nei propri sogni, di non mollare e soprattutto di studiare. Perché questo mondo e mestiere non è facile.

Tuo personale saluto agli amici di Occhio All’Artista Magazine

Un saluto a tutti gli amici di Occhio All’Artista Magazine, sempre con il sorriso. Ed occhio sempre agli artisti di qualità.

Vi regaliamo anche una bella galleria fotografica dell’attore;



Giuseppe Nappa 

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